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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso / Afghanistan

La scure dei talebani sulla tv: "Donne bandite dalle fiction"

Le linee guida del regime: velo obbligatorio per giornaliste e conduttrici televisive

Niente attrici nelle fiction tv e velo islamico obbligatorio per le giornaliste e le presentatrici del piccolo schermo. Queste le nuove linee guida messe a punto dal governo dei Talebani per la televisione afghana. Indicazioni giudicate ''vaghe'' da alcuni osservatori, e quindi passibili a interpretazioni. Sul velo, ad esempio, non si dice quale debba essere indossato.

Le nuove regole riguardano anche gli uomini, dato che si vieta qualsiasi film considerato contrario ai valori afghani e alla Sharia, la legge islamica. Vietato, ad esempio, mostrare parti intime del corpo maschile. Proibita anche la messa in onda di commedie e spettacoli di intrattenimento che siano considerati di insulto alla religione o offensivi nei confronti dei cittadini afghani. La tv non potrà inoltre trasmettere i film stranieri che promuovono valori culturali di altri Paesi. Finora i canali televisivi afghani trasmettevano molti film stranieri con protagoniste femminili.

Secondo quanto riferito alla Bbc dalla giornalista Hujjatullah Mujaddedi, alcune regole imposte sono impraticabili e porterebbero alla chiusura della televisione. I Talebani hanno difeso le restrizioni affermando che si tratta di misure finalizzate alla ''sicurezza'' delle donne che lavorano in tv.

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