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Giovedì, 28 Marzo 2024
UCRAINA / Ucraina

Ucraina, la Corte europea dei diritti umani condanna Kiev

Giudicato arbitrario l'arresto di Lutsenko, ex ministro della Tymoshenko. L'avvocato: "motivi politici dietro alle persecuzioni"

Mentre i riflettori di Euro 2012 si spengono su Kiev, il governo ucraino ha ricevuto un vero e proprio schiaffo dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. La detenzione e l'arresto di Yuri Lutsenko, ex ministro dell'Interno del goveno di Yulia Tymoshenko, sarebbero stati arbitrari e contrari non solo ai diritti umani, ma alle stesse leggi ucraine. 

Arrestato nel 2010 e condannato pochi mesi fa a 4 anni di carcere per appropriazione indebita e abuso d'ufficio, Lutsenko è stato uno dei principali collaboratori della leader dell'opposizione già ai tempi della Rivoluzione Arancione del 2004, come ricorda la Bbc.  

La Corte europea ha imposto a Kiev di pagare all'ex ministro dell'Interno un risarcimento di 15mila euro per danni morali, ma il governo ucraino ha già annunciato di voler fare ricorso. 

“La Corte europea dei diritti umani per la prima volta considera come motivate politicamente le persecuzioni criminali in Ucraina”, ha commentato Sergiy Vlasenko, legale della Tymoshenko, ai microfoni di Euronews. La stessa leader dell'opposizione si trova infatti a dover scontare una condanna a 7 anni di carcere per abuso d'ufficio, e il suo caso sarà sottoposto ai giudici di Strasburgo il 28 agosto.

Secondo gli attivisti per i diritti umani, contro la Tymoshenko e i suoi più stretti collaboratori sarebbe in atto un vero e proprio complotto orchestrato dal governo ucraino per eliminarli politicamente. La decisione della Corte europea, attesa per il mese prossimo, potrebbe quindi convalidare questi sospetti.

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