L'Ucraina vede avvicinarsi l'ingresso nell'Ue: "Status di candidato a giugno"
A dettare i tempi è Olga Stefanishyna viceministro per l'Integrazione europea: "Fa parte della nostra ripresa e vittoria sull'aggressore russo"
L'Ucraina vede più vicino il sogno di entrare nell'Ue. L'iter è lungo, il primo step è quello di ottenere lo status di candidato. Lo scopo di Kiev è di poterlo aver già a giugno. "L'Ucraina ha ricevuto il questionario per l'adesione all'Ue. Abbiamo già fatto molto lavoro di preparazione, quindi siamo pronti a muoverci rapidamente. Ci aspettiamo di ottenere lo status di Paese candidato a giugno", scrive su Twitter Olga Stefanishyna, viceministro per l'Integrazione europea."Fa parte della nostra ripresa e vittoria sull'aggressore russo che vuole invertire il percorso democratico dell'Ucraina", aggiunge.
🇺🇦🇪🇺Ukraine received the EU membership questionnaire. We have already done much preparatory work, so ready to move fast.
— Olga Stefanishyna (@StefanishynaO) April 9, 2022
Expect to be granted a candidate status in June.
It is part of our recovery & victory over RU aggressor who wants to reverse Ukraine's democratic course pic.twitter.com/1rSiYC53Qc
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Il tweet arriva a poche ore dallo storico vertice tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La presidente ha consegnato ufficialmente il questionario per l'adesione all'Unione, che andrà compilato. Poi, come ha spiegato lei stessa, si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio Ue. "Se lavoriamo assieme potrebbe essere anche una questione di settimane", le parole di von der Leyen.
Lo status di candidato non vuol dire però ingresso rapido. La procedura prevede che lo Stato richiedente si impegni e metta in atto tutta una serie di riforme istituzionali, economiche e sociali, oltre che regoli i suoi rapporti internazionali in linea con i criteri di Copenaghen fissati dall'Ue. La Turchia per fare un esempio, dopo oltre 20 anni, è a metà del cammino. Solo nel 2020, proprio Strasburgo, che oggi chiede un'accelerazione ai governi Ue per portare Kiev nel club, sottolineava come l'Ucraina scontasse ancora gravi carenze sotto il profilo dello Stato di diritto, dei sistemi anticorruzione, ma anche del rispetto dei diritti umani. Quanto sta acacdendo con la Russia ha certamente impresso un'accelerazione ma si tratta pur sempre di un cammino lungo.