Ucraina, polizia attacca barricate dei manifestanti pro-Ue

Diversi manifestanti ucraini sono rimasti feriti alla testa quando, nella notte, la polizia ha utilizzato i manganelli per sgomberare alcune barricate che bloccavano l'ingresso di palazzi governativi a Kiev.

Gli scontri si sono sviluppati verso le 3 del mattino (le 2 in Italia), quando i poliziotti hanno respinto i dimostranti, prendendoli a manganellate. Secondo il partito d'opposizione Svoboda, almeno una decina di manifestanti sono stati feriti. Un giornalista dell'agenzia France Presse ha visto anche tre poliziotti feriti.

La polizia ha cominciato ieri pomeriggio a sgomberare i manifestanti che da una settimana hanno installato barricati in diversi punti del quartiere dove hanno sede diversi palazzi delle istituzioni, compresi parlamento, governo e amministrazione presidenziale.

Prima degli scontri notturni, l'operazione si era svolta senza apparenti violenze. Stamani l'area era senza barricate e poliziotti in tenuta anti-sommossa filtravano il passaggio di vetture e pedoni diretti alla strada che porta alla sede del governo.

I manifestanti chiedono le dimissioni del presidente Viktor Yanukovych dopo la sua decisione di firmare l'accordo d'associazione all'Unione europea, cedendo così alle pressioni russe. Si concentrano nella simbolica piazza Maidan (piazza dell'Indipendenza) e su una parte del vicino viale Kretchatachik. Stamane sul luogo c'erano circa 300 manifestanti, più coloro che alloggiano nelle tende del presidio permanente, resistendo alla neve e alle temperature scese a 7 gradi sotto lo zero.

Oggi a Kiev è atteso il ministro degli Esteri Ue Catherine Ashton ed è previsto un incontro tra Yanukovych e i tre ex presidenti ucraini che l'hanno preceduto nell'incarico di capo dello stato. Ieri il presidente s'è detto disponibile a una tavola rotonda con le forze dell'opposizione.