Ucraina, l'Alta Corte conferma la condanna. La Tymoshenko rimane in carcere
I giudici hanno respinto la richiesta di appello presentata dall'ex primo ministro contro la sua condanna per abuso di potere
Yulia Tymoshenko rimarrà in carcere. E' stato infatti respinto dall'Alta Corte ucraina l'appello dell'ex primo ministro contro la sua condanna per abuso di potere.
“I giudici hanno concluso che l'appello non può essere soddisfatto” ha dicharato il giudice Olexander Yelfimov, come riporta la Reuters. L'ex primo ministro non era in aula, a causa dei problemi alla schiena che la costringono in un letto d'ospedale, nell'est del Paese.
L'appoggio dei leader occidentali - A favore della Tymoshenko si sono espressi numerosi leader politici occidentali. Secondo gli attivisti per i diritti umani, i processi contro l'ex primo ministro avrebbero una matrice politica, e sarebbero stati orchestrati dall'attuale presidente Viktor Yanukovich per eliminare politicamente la leader dell'opposizione.
L'Unione europea e gli Stati Uniti aveva fortemente criticato Kiev in occasione di Euro 2012, quando la Tymoshenko iniziò uno sciopero della fame per protestare contro i maltrattamenti subiti in carcere, come ricorda la Bbc.
Condannata a 7 anni di carcere - L'ex primo ministro, volto della Rivoluzione arancione del 2004, sta scontando una condanna a 7 anni di prigione per abuso di ufficio. L'accusa è quella di aver firmato nel 2009 un accordo con la Russia per una fornitura di gas, che però si sarebbe rivelato fortemente svantaggioso per Kiev.
La Tymoshenko si trova inoltre a dover affrontare un processo per evasione fiscale, e a settembre dovrebbe essere formalizzata un'accusa di omicidio contro di lei. Il primo viceprocuratore generale ucraino, Renat Kuzmin, ha infatti dichiarato di avere in mano tutte le prove che dimostrerebbero il coinvolgimento della Tymoshenko nell'omicidio del deputato Yevhen Scherban, morto nel 1996.
