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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il punto sul conflitto / Ucraina

Guerra in Ucraina: cinque cose da sapere oggi

Il rischio di una guerra senza vincitori e molto lunga. Il giallo del cancro di Putin: "Entro 5 giorni la verità". Azovstal, battaglia finale e negoziati. "La Russia ha perso un terzo delle forze terrestri". Cosa vuole la Turchia per l'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia

Guerra in Ucraina, cinque cose da sapere oggi lunedì 16 maggio. Il rischio di una guerra senza vincitori e molto lunga. Il giallo del cancro di Putin: "Entro 5 giorni la verità". Azovstal di Mariupol, battaglia finale e negoziati. "La Russia ha perso un terzo delle forze terrestri". Cosa vuole la Turchia per l'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia.

Guerra Russia Ucraina: ultime notizie in diretta

1) Il rischio di una guerra senza vincitori e molto lunga

Il presidente ucraino Zelensky, rafforzato dalle conquiste sul campo di battaglia, ha ribadito a più riprese che la guerra in Ucraina finirà quando tutti i territori occupati torneranno nei confini precedenti al 24 febbraio, giorno di inizio dell'invasione russa. La posizione è la medesima del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, il quale ieri ai media tedeschi ha detto: "Non c'è niente di male in un cessate il fuoco, se si trattasse del primo passo verso una soluzione di liberazione del territorio dello Stato ucraino. Non accetteremo una parziale separazione del nostro territorio. Siamo pronti per la diplomazia, ma non permetteremo che la diplomazia prolunghi la nostra sofferenza e rimandi semplicemente la prossima fase del conflitto". Dopo quasi tre mesi di guerra, l'obiettivo dell'offensiva russa è molto più limitato rispetto ai piani iniziali: la conquista dell'intera regione di Donetsk e Lugansk, nel Donbass. Scott Berrier, direttore dei servizi di intelligence militari Usa, in un'audizione alla commissione Difesa del Senato ha detto: "Al momento non stanno vincendo né i russi né gli ucraini La guerra vive un momento di stallo che potrebbe durare a lungo e non ci sono segnali di una svolta a breve". Nelle prossime settimane dall'esito della battaglia per il Donbass si capirà come sarà la nuova fase del conflitto. Il rischio di una guerra "senza vincitori" e molto lunga è, secondo vari osservatori, più reale che mai.

2) Il giallo del cancro di Putin: "Entro 5 giorni la verità"

Il presidente russo Vladimir Putin è "gravemente malato di cancro". Lo ha sostenuto due giorni fa il capo degli 007 ucraini, il generale maggiore Kyrylo Budanov, in un'intervista a Sky News, senza però fornire alcun dettaglio o prova delle sue affermazioni. Conferme non ce ne sono, né ce ne saranno a stretto giro di posta . Ma circolano voci su un ricovero d'urgenza, su un intervento affidato a specialisti sottoposti a controlli su più livelli e anche su un piano di "supplenza" (con video pre-registrati dello "Zar" che partecipa a riunioni di lavoro e firma leggi per far sembrare che nulla sia cambiato al Cremlino) della durata di dieci giorni. Sono solo alcuni particolari, confermati alla Stampa da fonti informate, in merito al presunto ricovero e intervento al quale è sottoposto Vladimir Putin. "Ci sono prove secondo cui, all'incirca una settimana fa, c'è stata una corsa in clinica del presidente russo, era notte, stava molto male", affermano le fonti. Il Cremlino nega categoricamente che il leader soffra di problemi di salute, ma diversi testimoni raccontano che, anche ad occhio nudo, si sia notato un deterioramento delle condizioni, e segni come "il trascinare la gamba destra durante la parata del 9 maggio, il braccio storto, il viso pallido, l'aspetto esausto". In una registrazione ottenuta dalla rivista New Lines si sente un oligarca vicino al Cremlino dire che Putin è "molto malato di un tumore al sangue". Entro cinque giorni si avrà un'idea dell'esito dell'intervento, secondo fonti raccolte in un canale Telegram di contro informazione presumibilmente gestito da un ex generale dei servizi segreti esteri russi.

3) Azovstal di Mariupol, battaglia finale e negoziati

Il presidente dell'Ucraina Zelensky afferma che sono in corso negoziati per arrivare far uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini asserragliati nell'acciaieria di Azovstal. Zelensky lo ha annunciato in un  videomessaggio, riferisce Ukrinform. "Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati", ha detto il presidente. Gli uomini asserragliati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol "hanno perso le speranze e si preparano alla battaglia finale". Lo ha detto, in una conferenza stampa Kateryna, moglie di un soldato del Reggimento Azov, secondo quanto riportano i media ucraini. "Difficilmente salgono in superficie, lo fanno solo per trovare cibo e acqua. Il più delle volte restano seduti nei bunker. Sono pessimisti, perché non c’è quasi speranza di salvezza. Si stanno preparando per l’ultima battaglia perché non credono in una soluzione diplomatica", ha aggiunto secondo quanto riporta l’Unian. Per Mosca i combattenti del battaglione Azov non possono essere oggetto di "negoziati politici". Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev, ha utilizzato l’appellativo di "criminali di guerra" nei confronti del battaglione ucraino che resiste all’interno dell’acciaieria di Mariupol.

4) "La Russia ha perso un terzo delle forze terrestri"

La Russia sta subendo, giorno dopo giorno, perdite rilevanti: si stima infatti che ad oggi, a quasi ormai tre mesi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, le perdite di Mosca ammontino a circa un terzo delle forze terrestri complessive schierate a partire dal 24 febbraio. Le stime sono del ministero della Difesa del Regno Unito. Secondo il dicastero, l’offensiva russa nel Donbass, il cuore industriale orientale dell’Ucraina, ha “perso slancio ed è rimasta significativamente in ritardo”. Il ministero nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto ha sottolineato che in realtà nell’ultimo mese la Russia “non è riuscita” a ottenere alcun "sostanziale guadagno territoriale". "Le forze russe sono sempre più vincolate da capacità e abilità degradate, morale basso e ridotta efficacia di combattimento", ha affermato il dicastero: "È improbabile che la Russia acceleri rapidamente il suo tasso di avanzamento nei prossimi 30 giorni". Intanto Mosca sta reclutando 2.500 riservisti proprio "per reintegrare le perdite delle sue truppe", secondo lo stato maggiore della difesa ucraina. L'addestramento in corso dei riservisti avviene nelle regioni russe al confine con l'Ucraina, nei campi di addestramento nelle regioni di Voronezh, Belgorod e Rostov. Si prevede che saranno inviati in Ucraina nelle prossime settimane.

5) Cosa vuole la Turchia per l'adesione alla Nato di Svezia e Finlandia

La Turchia vorrebbe garanzie sulla propria sicurezza e concessioni dagli americani in cambio di un sostegno all’adesione alla Nato di Svezia e Finlandia, secondo fonti diplomatiche citate dalla Dpa. Oltre alle assicurazioni da parte dei due Paesi sul fronte dei rapporti col Pkk, Erdogan vorrebbe comprare da Washington dei jet da combattimento F16, e spera nella fine dello scontro per la consegna dei sistemi missilistici S400. La Turchia aveva comprato questi ultimi nel 2017, nonostante forti proteste degli Usa e della Nato. Come conseguenza Washington escluse Ankara dal programma dei jet F35 e pose delle sanzioni, ritenendo pericoloso per gli Usa l’acquisto turco. Un avvicinamento se non una svolta nella trattative potrebbe arrivare già per metà settimana in un incontro fra i due ministri degli Esteri nella capitale americana, scrive l’agenzia tedesca citando fonti Nato. È stata poi la stessa Baerbock ad assicurare che il processo di ratifica dell’adesione alla Nato potrebbe essere molto veloce, e da fonti governative citate dai media il processo interno della Nato potrebbe chiudersi idealmente già a giugno. 

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