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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRISI INTERNAZIONALI / Ucraina

Ucraina-Russia: "C'è la tregua"

Accordo raggiunto tra Putin e Poroshenko per un cessate il fuoco nella regione orientale del Donbass. Un documento segreto Nato rivelato da Der Spiegel afferma: Kiev non può vincere la guerra

Dopo giorni di furiosi combattimenti e minacce reciproche tra Mosca e fronte occidentale, il presidente ucraino Petro Poroshenko e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno concordato un "cessate il fuoco nel Donbass" nel corso di conversazione telefonica avvenuta in mattinata. Secondo la presidenza ucraina, la tregua duratura è "il risultato della conversazione". Sempre secondo Kiev: "E' stata raggiunta una comprensione reciproca per quanto riguarda le misure che contribuiranno alla creazione della pace".

I combattimenti tra miliziani separatisti e forze di Kiev andavano avanti ormai da mesi e la tregua, richiesta da un neoeletto Poroshenko, non aveva retto. Nelle ultime ore i media russi avevano parlato di una ritirata delle truppe di Kiev da Donetsk, mentre al summit Nato in programma domani e venerdì in Galles, l'Alleanza atlantica si prepara a nuove decisioni, dopo l'annuncio di nuove esercitazioni sul fronte Est in risposta alla crisi ucraina.

Sul terreno, secondo la televisione russa Ntv, parte dell'esercito ucraino si è ritirato dal territorio che dai separatisti viene indicato ormai come la Repubblica Popolare del Donetsk. Secondo il canale tv le forze governative avrebbero lasciato tutti i punti di controllo lungo il percorso Donetsk - Mariupol, rafforzando solo il check point all'ingresso di Mariupol.

I filorussi avevano già respinto l'esercito da Yelenovka e Volnovakha, e le truppe ucraine si erano ritirate anche da Marinka e Kurakhovo a sud ovest di Donetsk. La colonna avrebbe iniziato il retrofront attraverso Kurakhovo da circa 12 ore. Ntv sottolinea come la manovra abbia lasciato abbastanza spiazzati i miliziani, che ipotizzano la decisione dell'esercito di Kiev "di concentrarsi sulla difesa delle regioni Zaporozhye e Dnepropetrovsk", o si siano "completamente convinti della inutilità degli attacchi al Donetsk".

Il timore di un intervento diretto delle forze russe, in ogni caso sempre smentito da Mosca, ha spostato il baricentro della lotta e sta dando respiro a Donetsk, roccaforte dei separatisti. Da giorni non ci sono bombardamenti e la città si è rianimata. Nella parte sud il controllo dei separatisti è totale, verso nord la situazione è più tesa.

Guerra Civile in Ucraina © Infophoto

IL DOCUMENTO SHOCK: "L'UCRAINA HA GIA' PERSO LA GUERRA"

"Al massimo l'Ucraina potrà implorare spazi di manovra politici, ma militarmente la guerra, che Poroshenko e il suo ministro della Difesa Valeriy Heletey definiscono 'senza precedenti dal secondo conflitto mondiale', l'ha già persa". E' questo uno dei passaggi più significati del documento segreto della Nato, rivelato dal quotidiano tedesco Der Spiegel, che analizza, in maniera mai tanto esplicita e "pessimista", la realtà sul campo nell'Ucraina orientale e i possibili sviluppi militari del conflitto.

Secondo il rapporto interno, la manovra a tenaglia (filo)russa, di "piccole dimensioni ma politicamente letale", sui tre fronti di Donetsk e Lugansk, della Crimea e dalla Transnistria, lascerebbe "nulle" speranze a Kiev di vincere militarmente. Nel documento si evidenziano inoltre le differenze "epocali", per quantità, qualità e livello tecnologico d'armamento tra esercito ucraino e russo.

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