L'Ucraina vieta i libri russi per la loro "influenza distruttiva"
Il Parlamento di Kiev ha proposto di mettere al bando tutti i libri scritti da autori russi. Il provvedimento si aggiunge ad altre misure restrittive che colpiscono i materiali culturali della Russia
Anche la cultura paga l'alto prezzo della guerra russa in Ucraina. Il Parlamento di Kiev, la Verkhovna Rada, ha proposto di mettere al bando in Ucraina tutti i libri scritti da autori russi. L'organo legislativo ucraino sta discutendo un disegno di legge che prevede anche di introdurre restrizioni all'importazione e alla distribuzione di prodotti editoriali provenienti dalla Russia, dalla Bielorussia e dai territori dell'Ucraina che non sono più sotto il controllo di Kiev. Dalla morsa restrittiva, si salvano gli autori che sono cittadini ucraini o lo erano al momento della morte, così come quelli che non avevano la cittadinanza russa al momento del decesso.
Il disegno di legge, come si legge in una nota pubblicata sul sito della Rada, si propone di "rafforzare le restrizioni legislative sull'importazione e la distribuzione di prodotti editoriali con contenuto anti-ucraino, prevenendo l'influenza distruttiva della Russia sull'Ucraina attraverso il mercato del libro". In base al disegno di legge, quindi, viene ''vietato emettere, importare, distribuire in Ucraina libri contenenti opere di autori cittadini della Federazione Russa. Questo divieto non si applica ai libri pubblicati in Ucraina prima del 1 gennaio 2023".
Dalla stessa data, cioè dal 1 gennaio del 2023, saranno pubblicati invece i libri in ucraino, nelle lingue ufficiali dell'Unione Europea e nelle lingue dei popoli indigeni; non vedranno la luce i volumi che non includono i russi in Ucraina.
Il provvedimento, se riceverà il semaforo verde dal Parlamento ucraino, si aggiungerà a un'altra misura già entrata in vigore lo scorso 14 marzo, quando il Comitato di Stato per le trasmissioni televisive e radiofoniche dell'Ucraina ha annunciato il divieto di importazione e distribuzione di prodotti editoriali dalla Russia. Due giorni dopo, 16 marzo, il presidente Zelensky ha firmato una legge che vieta la produzione e la distribuzione di prodotti informativi volti a promuovere le azioni della Russia.