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Sabato, 20 Aprile 2024
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Elezioni Usa, i sondaggi parlano chiaro: Hillary Clinton in calo, ma vincerà lei

I sondaggi nazionali sulla sfida Clinton-Trump per la Casa Bianca forniscono solo e soltanto un dato che serve a capire che aria tira, dato che le elezioni americane si tengono stato per stato: ma ci sono anche rilevazioni più precise, e Hillary è realmente strafavorita

Bisogna sempre partire da una certezza, l'unica: i sondaggi nazionali sulla sfida Clinton-Trump per la Casa Bianca forniscono solo e soltanto un dato che serve a capire che aria tira, dato che le elezioni americane si tengono stato per stato; ma qualche elemento interessante ormai si può trarre da rilevazioni più specifiche.

CLINTON FAVORITA - Una traiettoria in discesa da metà agosto, diventata più ripida negli ultimi giorni a causa della sua assenza dalla campagna elettorale. Questa la situazione di Hillary Clinton nei sondaggi, secondo il modello elaborato da Nate Silver e dal suo sito, Five Thirty Eight, a poco più di sette settimane dalle elezioni presidenziali statunitensi dell'8 novembre. Il modello, elaborato prendendo in considerazione solo i sondaggi, assicura ancora un discreto vantaggio all'ex segretario di Stato, a cui è assegnato il 60,3% di possibilità di vittoria.

TRUMP SPERA NEI DIBATTITI - Il grafico elaborato mostra che, dopo le convention di luglio, le possibilità di vittoria per Clinton e il repubblicano Donald Trump erano quasi identiche (51% contro 49%); poi, la candidata democratica aveva preso il sopravvento ad agosto, arrivando all'89,2% di possibilità di diventare presidente. Infine, una lenta e inesorabile traiettoria in discesa, aggravata dalla sospensione della campagna elettorale, poi ripresa ieri. Il ritorno 'in campo' darà la possibilità a Clinton di invertire l'attuale andamento, ma il primo dibattito presidenziale, in programma il 26 settembre, potrebbe dare nuova linfa a Trump, più a suo agio della rivale nel confronto diretto.

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SEMBRA NON ESSERCI PARTITA - Al momento, il quadro generale è ancora favorevole a Clinton, nonostante gli allarmanti sondaggi provenienti negli ultimi giorni da alcuni Stati e a livello nazionale: l'ex segretario di Stato otterrebbe, per Five Thirty Eight, il 46,5% del voto popolare, contro il 44,3% di Trump, ma il divario sarebbe molto più ampio contando i voti elettorali, che sono quelli decisivi (il capo di Stato è scelto da 538 grandi elettori; in ogni Stato si vota per eleggere un certo numero di grandi elettori, tutti assegnati al candidato vincitore del voto popolare). Attualmente, Clinton otterrebbe 289,3 grandi elettori, contro i 248,3 di Trump; per vincere, ne servono 270.

Clinton © Infophoto

MODELLO SILVER - Secondo il modello di Silver, che simula le elezioni 20.000 volte, ci sono in particolare dieci Stati dove la situazione è abbastanza equilibrata e che saranno, quindi, quelli decisivi per la vittoria: si tratta di Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, New Hampshire, Colorado, Nevada, Florida, North Carolina, Ohio e Iowa, dove il vantaggio di uno dei due candidati è inferiore al 4 per cento. Tra questi, di particolare rilevanza sono Michigan, Pennsylvania e Florida, i tre Stati più importanti per determinare il vincitore delle elezioni, secondo il modello statistico di Five Thirty Eight. In Florida, Stato che assegna 29 grandi elettori, Trump ha 0,2 punti di vantaggio; in Pennsylvania (20 grandi elettori), Clinton ha 3,4 punti di margine; in Michigan (16 grandi elettori), invece, la candidata democratica ha un vantaggio di 3,9 punti.

Donald Trump © Infophoto

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