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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Migranti, l'Ungheria chiude le frontiere: la Slovenia entra nella rotta dei balcani

All'una di sabato il posto di frontiera di Zakany è stato sigillato e presidiato dalla polizia ungherese. Poi la precisazione di Budapest: "Potranno entrare solo i richiedenti asilo". La Croazia prevede di trasferire 2.400 migranti al confine con la Slovenia

L'Ungheria ha chiuso la frontiera con la Croazia ai migranti "illegali" all'una di sabato, come annunciato dal governo di Budapest in precedenza. Il posto di frontiera di Zakany, uno dei più congestionati dall'afflusso di questi mesi è stato sigillato e presidiato dalla polizia ungherese. 

Budapest ha annunciato che potranno entrare soltanto i richiedenti asilo. Altri due posti di frontiera, a Beremend e Letenji, restano aperti per il passaggio di coloro che sono muniti dei documenti necessari o dei visti. 

La chiusura della frontiera croato-ungherese riguarda principalmente due sezioni di 38 e 78 chilometri e arriva dopo l'analoga decisione al confine serbo-ungherese.

Zagabria ha reagito alla decisione di Budapest annunciando che avrebbe indirizzato i migranti verso il territorio sloveno in coordinamento con le autorità del Paese. In Slovenia sono stati approntati dei treni speciali per il trasporto verso i centri di smistamento e accoglienza.

La Croazia prevede di trasferire 2.400 migranti al confine con la Slovenia oggi dopo la decisione dell'Ungheria di sigillare i suoi confini nella notte, costringendo migliaia di persone a cercare una nuova rotta per entrare in Unione europea. Gli autobus con a bordo 600 migranti sono già arrivati ai posti di frontiera di Gruskovje e Petisovci, ha annunciato il ministro dell'Interno croato Ranko Ostojic e un treno con 1.800 persone arriverà nel pomeriggio.

Molti dei migranti arrivati hanno passato le ultime settimane a camminare attraverso le montagne in Grecia e Macedonia e poi in Serbia verso la Croazia. "La situazione del flusso dei migranti dalla Serbia e il loro trasporto verso la Slovenia si sta lentamente normalizzando", ha aggiunto Ostojic.

L'agenzia Onu per i rifugiati, Unhcr, ha confermato i numeri del governo di Zagabria. "Stanno procedendo alla registrazione da parte della polizia e dopo verranno portati al campo profughi di Sentilj, vicino al confine con l'Austria", ha dichiarato la portavoce dell'Unhcr Caroline van Buren.

La "Slovenia non chiuderà i confini fin quando non lo farà la Germania e in questo caso anche la Croazia dovrà fare lo stesso", ha avvertito il ministro degli Esteri croato Vesna Pusic sottolineando che il Paese non avrebbe altre "alternative".

E ieri è stata un'altra giornata calda sul fronte migranti. Un profugo afgano è stato ucciso dalle guardie di frontiera bulgare mentre tentava di entrare illegalmente dalla Turchia. Si tratta del primo caso conosciuto di sparatoria mortale delle forze dell'ordine con obiettivo un migrante il quale cerchi di entrare in Europa. La vittima faceva parte di un gruppo di 54 migranti intercettato alle 21 da una pattuglia sulla strada presso la città di Sredets, sudest del paese. 

Il dramma dei migranti in Ungheria | Foto Infophoto

I migranti non avrebbero obbedito all'ordine di fermarsi alla pattuglia della polizia. A quel punto, secondo le deposizioni delle guardie bulgare, gli agenti avrebbero sparato in aria senza intenzione di ferire, ma uno dei migranti sarebbe stato colpito dalla ricaduta di un proiettile e poi è morto mentre lo trasportavano all'ospedale.

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