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Giovedì, 18 Aprile 2024
Ai margini dell'Europa / Ungheria

L'Ungheria vieta alle coppie gay di adottare bambini

Il parlamento magiaro, dove Orban ha la maggioranza, approva un nuovo pacchetto di emendamenti costituzionali che smarcano il Paese dal resto del Vecchio Continente. Sempre di più. Amnesty: "Misure discriminatorie, omofobiche e transfobiche"

In Ungheria il parlamento ha dato il via libera alla legislazione che limita alle sole coppie eterosessuali sposate la possibilità di adottare bambini, pratica che diventa così vietata agli omosessuali. Fa tutto parte di un pacchetto di emendamenti costituzionali che smarcano i magiari dal resto d'Europa. Sempre di più. 

In Ungheria le coppie gay non potranno più adottare figli

I parlamentari ungheresi hanno approvato un pacchetto di nuove misure nell'ultima difesa del governo di presunti valori "tradizionali". Una legge approvata in modo schiacciante dai parlamentari fedeli al governo nazionalista e conservatore del primo ministro Viktor Orban. Di fatto si vieta alle coppie dello stesso sesso di adottare bambini limitando l'adozione alle coppie sposate. I parlamentari hanno anche approvato una modifica alla costituzione riferita alla famiglia in cui si esplicita: "La madre è una donna, il padre è un uomo".

Altre parti dell'emendamento che riguardano l'istruzione puntano a mettere fuori legge il materiale didattico che affronta in maniera neutra le questioni religiose, o che presenta i temi Lgbtq in una luce positiva. "L'Ungheria protegge il diritto dei bambini all'identità sessuale con la quale sono nati e garantisce un'educazione corrispondente ai valori che sono alla base dell'identità costituzionale e alla cultura cristiana dell'Ungheria", si legge nel testo dell'emendamento.

L'esecutivo di Budapest ha spiegato le novità dicendo che "i nuovi processi ideologici in Occidente" hanno reso necessario "proteggere i bambini da possibili interferenze ideologiche o biologiche". Un'altra modifica alla costituzione "garantisce l'educazione dei bambini secondo la cultura cristiana (ungherese)". "L'obiettivo", ha assicurato su Facebook il ministro della Giustizia Judit Varga, "è proteggere i nostri bambini, non limitare i diritti di alcuni gruppi sociali". 

Nelle scorse settimane Amnesty International aveva già denunciato che si tratta di misure "discriminatorie, omofobiche e transfobiche", che costituiscono un nuovo attacco contro le persone Lgbt, poiché la riforma costituzionale limita i diritti già esili di quella comunità”.  La Costituzione ungherese già stabilisce che il matrimonio è l'unione tra un uomo e una donna. "Arriva la consacrazione dello stigma e della discriminazione ai danni delle persone omosessuali, transgender e intersessuali", commenta il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury.

A maggio, il Parlamento aveva già approvato una legge che proibisce alle persone trans di cambiare il genere registrato sul proprio certificato di nascita.

In Italia come stanno le cose?

In Italia oggi le coppie omosessuali possono adottare: non vi è più dubbio alcuno da anni, e nello specifico dal 2016, quando fu la Cassazione a riconoscerlo. Non c’è una legge che ammette esplicitamente l’adozione delle coppie omosessuali o della persona omosessuale. È stata la giurisprudenza, cioè i giudici italiani, a riconoscerla nei fatti in varie sentenze.

La legge n. 76 del 2016 ha regolamentato per la prima volta in Italia le unioni tra persone dello stesso sesso, garantendo una serie di importanti diritti, ma non il riconoscimento della possibilità di adottare il figlio del partner (cosiddetta «stepchild adoption»), facoltà non inserita nel provvedimento legislativo. A fronte di questa lacuna normativa sono i giudici che in maniera ormai uniforme riconoscono alle coppie omosessuali il diritto di essere riconosciuti, agli effetti civili, quali genitori di un bambino.

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