rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Strage di Denver / Stati Uniti d'America

Usa, strage di Denver, scoperti gli appunti del killer. Intanto cresce la vendita di armi

Gli statunitensi temono l'arrivo di norme più restrittive. Timida apertura di Obama: "Non dovrebbero essere questioni controverse ma basate sul buonsenso"

Cosa succede in uno stato come quello del Colorado se un ragazzo di 24 anni entra armato fino ai denti in una multisala e inizia a sparare contro la folla uccidendo 12 persone? La risposta è semplice quanto inaspettata: si assiste ad un'impennata nella vendita di armi.

Solo in Colorado, nei tre giorni dopo la strage, sono state depositate ben 887 richieste di acquisto, vale a dire il 25% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il 43% in più in confronto alla settimana predecente. 

Timore di norme più restrittive - Anche Brandon Baker, proprietario di un negozio di armi intervistato da Euronews, ha confermato questi dati. “Il giorno dopo (la strage, ndr) ho aperto e c'erano almeno 15 persone che facevano la coda aspettando di entrare”.  

I cittadini statunitensi temono che la strage di Aurora possa portare Washington ad adottare norme più restrittive sulla vendita di armi, e quindi si stanno affrettando a comprare fucili e pistole finchè sono ancora in tempo.

Nonostante lo shock dell'opinione pubblica americana, l'apertura di un dibattito serio sull'argomento è ancora lontano. Il Paese è in piena campagna elettorale, e nessuno dei due candidati sembra voler mettere in dubbio il secondo emendamento, correndo così il rischio di perdere i voti dei 4 milioni e 300mila iscritti alla National Rifle Association (Nra), la potente lobby che difende il diritto di ogni statunitense ad avere un'arma da fuoco. 

La reazione di Mitt Romney non ha lasciato adito a dubbi. “Abbiamo bisogno di un presidente che tuteli i diritti dei cacciatori, degli sportivi e di coloro che cercano di proteggere i loro familiari” ha commentato il candidato repubblicano. “Il presidente Obama non l’ha fatto. Io lo farò”.

La timida risposta di Obama - L'attuale inquilino della Casa Bianca non si è voluto sbilanciare troppo, ed ha annunciato di voler lavorare con i partiti politici e le organizzazioni civili e religiose per “ridurre i casi di violenza”. "Queste non dovrebbero essere questioni controverse ma basate sul buonsenso", ha detto Obama.

Il secondo emendamento non è però in discussione. “Rispettiamo quelle tradizioni legate al possesso di armi, trasmesse di generazione in generazione” ha spiegato Obama, riconoscendo in discipline come la caccia e il tiro a segno “l'eredità nazionale più cara”.  

Neanche Obama ha però potuto chiudere gli occhi di fronte all'armamentario in possesso di James Holmes, il killer di Aurora. “Credo che molti dei proprietari di armi da fuoco converrano con me nel dire che gli Ak-47 dovrebbero stare nelle mani dei soldati e non dei criminali”, ha ammesso il presidente, come scrive il quotidiano Le Monde. “Queste armi da guerra dovrebbero stare nei campi di battaglia, non nelle nostre città”. 

Gli appunti della strage - Intanto continuano ad emergere altri dettagli inquietanti sulla strage di Denver. Secondo quando rivelato da Fox News, alcuni giorni prima di commettere l'orribile omicidio James Holmes avrebbe spedito ad uno psichiatra dell'Università del Colorado un taccuino contenente gli appunti e gli schizzi buttati giù per pianificare la strage.

Strage di Denver, il luogo della sparatoria

Gli schizzi del massacro - “Dentro al pacco c'era un quaderno pieno di particolari su come avrebbe ucciso quella gente”, ha dichiarato ai giornalisti di Fox News una fonte, che ha chiesto di mantenere l'anonimato. “C'erano i disegni di cosa stava per fare. I disegni e gli schizzi del massacro”. 

Solo lunedì si è venuti a conoscenza dell'esistenza di questo taccuino. Lo psichiatra, del quale non è stato reso noto il nome, aveva chiamato le forze dell'ordine dopo aver ricevuto un pacco sospetto, che poi si è rivelato essere innocuo. Un'ulteriore ricerca sulla casella postale dell'Università ha però portato alla scoperta di un secondo pacco indirizzato al professore, il cui mittente era proprio Holmes. Solo a quel punto la polizia ha fatto la macabra scoperta. Secondo alcuni questa sarebbe la dimostrazione che il 24enne voleva essere fermato. Non sono pochi a credere che, senza questo ritardo, la strage si sarebbe potuta evitare. 

I problemi che si trovano ad affrontare oggi gli Stati Uniti sono gli stessi di 15 anni fa, quando 2  ragazzi entrarono in un liceo di Columbine uccidendo 13 persone. Allora le autorità risposero intensificando il sistema di sicurezza delle scuole statunitensi. Chissà se adesso, per evitare queste stragi, si chiederà di migliorare il sistema postale, oppure se si deciderà di aprire un serio dibattito sulla normativa che regola l'acquisto delle armi da fuoco. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Usa, strage di Denver, scoperti gli appunti del killer. Intanto cresce la vendita di armi

Today è in caricamento