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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tra Cuba e Usa è scoppiata la pace: "Embargo superato"

E' una svolta storica: gli Stati Uniti avvieranno dei negoziati con Cuba per la piena normalizzazione delle relazioni diplomatiche e l'apertura di un'ambasciata a L'Avana. "Todos somos americanos", dice Obama

ROMA - E' una svolta che entrerà dritta nei libri di storia quella che sta maturando in questi giorni tra Stati Uniti e Cuba. I due Paesi, dopo una crisi endemica durata più di mezzo secolo, ristabiliscono le relazioni diplomatiche e riallacciano rapporti e negoziati interrotti nel lontano 1961, dopo la rivoluzione di Fidel Castro. "Da oggi cambiano i rapporti tra il popolo americano e quello cubano. Si apre un capitolo nuovo nella storia delle Americhe. Todos somos americanos". Così Barack Obama dà lo storico annuncio dalla Casa Bianca.

IL RUOLO DI PAPA FRANCESCO - Gli Usa, infatti, avvieranno dei negoziati con Cuba per la piena normalizzazione delle relazioni diplomatiche fra i Paesi e per l'apertura di un'ambasciata a L'Avana, che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi. Il presidente Barack Obama potrebbe inoltre annunciare a breve la rimozione delle restrizioni ai viaggi e al trasferimento di denaro con Cuba. Il Vaticano ha giocato il ruolo da garante nelle trattative. "Voglio ringraziare Papa Francesco", ha detto il presidente americano. Anche il presidente cubano, Raul Castro, ha ringraziato il Vaticano "e in particolare Papa Francesco" per la sua mediazione nel dialogo con gli Stati Uniti, così come "al governo del Canada, per il modo in cui ha facilitato il dialogo ad alto livello" fra i due Paesi.

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COME SI E' ARRIVATI AL DISGELO - Dopo la diffusione della notizia dell'apertura americana a Cuba, il presidente Usa e il leader cubano Raul Castro si sono parlati al telefono. Una svolta che la Casa Bianca commenta così: "Passi storici verso un nuovo corso". La notizia segue il rilascio del contractor americano Alan Gross, 65 anni, da una prigione dell'isola. Collaboratore di Usaid, Gross era stato arrestato cinque anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea a L'Avana e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio. L'accordo per il rilascio di Gross, che aveva un incarico per Usaid, l'agenzia americana per lo sviluppo internazionale che fa parte del Dipartimento di Stato, è stato raggiunto dopo oltre un anno di trattative segrete ai massimi livelli tra i due governi (e con una lettera inviata personalmente da papa Francesco ai leader dei due Paesi) e rappresenta un primo passo verso la normalizzazione dei rapporti con L'Avana. E per il rilascio di Alan Gross, gli Usa hanno accettato di liberare per motivi umanitari tre agenti cubani detenuti negli Stati Uniti dopo un processo controverso che li ha condannati per spionaggio nei confronti di gruppi anti-Castro a Miami.

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RAUL CASTRO E OBAMA - Il presidente cubano, Raul Castro, tuttavia ha sottolineato che il ristabilimento dei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti e le altre misure bilaterali annunciate oggi "non risolvono la questione principale, cioè il blocco economico, commerciale e finanziario che provoca enormi danni economici e umani, e deve cessare". "Porremo fine a questo approccio oramai vecchio con Cuba", ha risposto Obama. "Cominceremo a normalizzare le nostre relazioni", ha aggiunto in diretta tv. "Ho dato al segretario di Stato John Kerry il mandato di avviare negoziati immediati con Cuba per riavviare il dialogo fermo dal 1961". Un grande passo, insomma. Una nuova stagione della storia. 

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