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Martedì, 5 Dicembre 2023
PRESIDENZIALI USA / Stati Uniti d'America

Presidenziali Usa, gaffe olimpica per Romney nel suo viaggio in Gran Bretagna

Prima critica l'organizzazione dei Giochi, e poi si lascia andare ad una battuta razzista su Obama

Il viaggio in Europa di Mitt Romney voleva dimostrare ai cittadini statunitensi che il candidato repubblicano era perfettamente in grado di muoversi in un contesto internazionale. Mettere in imbarazzo il premier britannico e fare infuriare il sindaco di Londra (tutto questo solo nella sua prima giornata in Inghilterra e alla vigilia della cerimonia di apertura deiGiochi Olimpici) non è proprio il genere di risultato che ci si aspetterebbe da un viaggio diplomatico.

Gaffe Olimpica – Intervistato dai giornalisti della Nbc prima del suo incontro con David Cameron, Romney non è riuscito a tratteneresi dal criticare l'organizzazione delle Olimpiadi di Londra 2012.

“Ci sono alcune cose sconcertanti” ha commentato l'ex governatore del Massachusetts, come riporta il Daily Telegraph. “Le storie sulla ditta privata incaricata della sicurezza che non ha abbastanza personale, il presunto sciopero dei dipendenti dell’ufficio immigrazione e della dogana. Ovviamente, non si tratta di qualcosa d’incoraggiante”.

La risposta di Cameron - Il candidato repubblicano ha parlato dall'alto della sua esperienza nell'organizzazione delle Olimpiadi Invernali di Salt Lake City del 2002, ma l'inquilino di Downing Street non ha comunuqe gradito il commento.  “Stiamo organizzando i Giochi Olimpici in una delle più affollate, dinamiche e attive città del mondo”, ha ribattuto diplomaticamente Cameron nel suo incontro con il candidato. “Ovviamente è molto più facile se organizzi i Giochi Olimpici in mezzo al nulla”, ha continuato il premier, invitando lo statunitense a “guardare quello che siamo riusciti a realizzare anche in questi tempi di crisi economica”. 

La rabbia del sindaco di Londra - Romney, una volta uscito dall'appartamento del premier e resosi conto dell'errore, si è affrettato a spiegare che ogni piccolo problema “sarà messo in ombra dalle dimostrazioni di coraggio, dal carattere e dalla determinazione degli atleti”. Ormai però la notizia si era diffusa e, senza aver bisogno di fare il giro del mondo, era arrivata fino alle orecchie del sindaco di Londra, Boris Jonson, che ha voluto rispondere per le rime al candidato statunitense, mettendo da parte il tradizionale autocontrollo britannico. 

“C'è un tizio chiamato Mitt Romney che vuole sapere quando saremo pronti”, ha ironizzato il primo cittadino di fronte ad una folla di 60mila persone riunite ad Hyde Park. “Lo siamo? Certo che lo siamo!” ha poi urlato tra gli applausi. 

Critiche ad Obama – L'ex governatore del Massachusetts non ha mancato di criticare la politica estera di Obama, lasciandosi andare ad un commento vagamente razzista. “Condividiamo un'eredità anglosassone” ha detto Romney riferendosi alla Gran Bretagna, sottolineando come “la Casa Bianca non apprezzi pienamente la storia che noi condividiamo”. Ma perchè Obama non dovrebbe apprezzare l'eredità anglosassone tanto quanto Romney? Forse perchè il presidente è  afroamericano? 

I collaboratori del candidato mormone hanno negato questo tipo di accuse ma ormai, anche in questo caso, il danno era fatto. “A differenza del presidente Obama, che ha cercato di riallacciare i legami con gli avversari dell'America, il primo impulso del governatore … è quello di avvicinarsi ai nostri amici e alleati all'estero”, ha spiegato al Daily Telegraph uno dei sostenitori di Romney. 

Secondo alcune voci, il candidato mormone vorrebbe anche riportare il busto di Churchill nello Studio Ovale della Casa Bianca, proprio per sottolineare il legame tra Washington e Londra. La statua era stata messa lì da George W. Bush, ma era stata tolta proprio da Obama. 

Le reazioni negli Usa – Negli Stati Uniti i sostenitori di Romney non hanno voluto dare troppo peso a quando accaduto in Inghilterra. “Non siamo preoccupati per i leader di oltreoceano, siamo preoccupati di raccogliere i voti in America” ha commentato il governatore della Louisiana, Bobby Jindal, a fianco del candidato mormone in questa campagna elettorale.

Non è della stessa opinione il senatore democratico Harry Reid. “Non è buono per noi come paese, e non è buono neanche per lui, avere qualcuno scelto da uno dei partiti più importanti che se ne va in giro ad insultare tutti”, ha spiegato il sostenitore di Obama, come riferisce la Bbc

Il misterioso incontro con i capi dell'intelligence – Alcuni giornali inglesi hanno però sorvolato sulle gaffe di Romney, mettendo in primo piano il suo incontro con Sir John Sawers, capo dell'MI6, l'agenzia britannica di spionaggio per l'estero. Si tratta di un fatto unusuale, in quanto il capo dei servizi segreti non è solito avere colloqui con politici stranieri che non siano capi di Stato. Non c'è da escludere che i due abbiano parlato della questione siriana. Romney non ha mai fatto mistero della sua pozione, auspicando più volte un intervento diretto nel paese.

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