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Martedì, 23 Aprile 2024
USA / Stati Uniti d'America

Usa, le accuse di Assange contro Barack Obama

Il fondatore di Wikileaks ha partecipato in videoconferenza ad una riunione dell'Onu, ed ha accusato il presidente statunitense di aver "criminalizzato la libertà di parola"

Il caso Assange irrompe all'Assemblea Generale dell'Onu. Il fondatore di Wikileaks, che da 100 giorni si trova nell'ambasciata ecuadoriana di Londra, ha parlato ieri in videoconferenza alle Nazioni Unite.  Il giornalista australiano ha accusato Barack Obama di “aver criminalizzato la libertà di parola più di qualsiasi altro presidente statunitense”.

Uso politico della Primavera Araba - “Deve essere stata una sorpresa per quei giovani egiziani colpiti dai lacrimogeni (durante la Primavera Araba) sentire che gli Stati Uniti appoggiano il cambiamento in Medio Oriente” ha detto il giornalista, accusando Obama di aver cercato di sfruttare politicamente le rivolte democratiche che un anno e mezzo fa incendiarono il Medio Oriente e il Nord Africa.

“E' giunto il momento per il presidente Obama di tenere fede alla sua parola … e per gli Stati Uniti di smettere di perseguitare Wikileaks” ha concluso Julian Assange, come riferisce la Reuters

Quello di Wikileaks si è trasformato in breve tempo in un vero e proprio caso diplomatico internazionale. L'hacker più famoso del mondo è infatti accusato da un tribunale di Stoccolma di violenza sessuale contro due donne, motivo per il quale Londra ne aveva disposto l'estradizione. Assange si è però dichiarato vittima di un complotto politico: la Svezia potrebbe infatti estradarlo negli Stati Uniti, Paese maggiormente colpito dalle rivelazioni di Wikileaks, che in questi anni ha svelato particolari inediti sulle guerre in Iraq e in Afghanistan. Proprio per questo Assange ha trovato rifugio nell'ambasciata ecuadoriana a Londra. Quito ha concesso al giornalista l'asilo politico, ma il governo di Londra si è rifiutato di rilasciare il salvacondotto.

Accordo tra Ecuador e Gran Bretagna - Secondo quanto riporta Euronews, la questione tra i due Paesi dovrebbe essere risolta proprio oggi. Il ministro degli Esteri dell'Ecuador, Ricardo Patino, incontrerà il suo omologo britannico William Hague, per cercare di arrivare ad una conclusione pacifica di quello che ormai per tutti è diventato il caso Assange. 

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