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Venerdì, 29 Marzo 2024
USA / Stati Uniti d'America

Usa, è un ex militare e un "neonazista frustrato" il killer dei sikh

Si chiama Michael Page l'autore della strage nel tempio del Wisconsin. Intanto Obama invita a fare un "esame di coscienza"

Un veterano dell'esercito, membro di un gruppo nazi-punk, convinto della superiorità della razza bianca. E' questo l'identikit di Wade Michael Page, il killer di 40 anni che ieri è entrato in un tempio sikh del Wisconsin uccidendo 6 persone, prima di essere freddato dalle forze di polizia accorse sul posto.

“Neonazista frustrato” - L'uomo aveva servito nell'esercito dal 1992 al 1998, prima di venire espulso con disonore, come ricorda Euronews. Dal 2000 Page faceva parte di gruppo neonazista chiamato “End Apathy”. Accanito sostenitore della superiorità della razza bianca, alcuni attivisti dell'associazione per i diritti umani Southern Poverty Law Center sono arrivati a descriverlo come un “neonazista frustrato”. 

La tragedia dei sikh di Oak Creek è avvenuta a poche settimane di distanza dalla strage di Denver, nella quale sono state uccise 12 persone. Nonostante lo choc che ha colpito gli Stati Uniti, per ora Washington non sembra voler prendere in considerazione l'idea di varare delle norme più restrittive per l'acquisto di armi. 

“Esame di coscienza” - Barack Obama ha invitato gli americani a farsi un “esame di coscienza” per capire come ridurre questi atti di violenza. Il presidente, riporta la Bbc, ha poi annunciato di voler aprire una discussione con le forze politiche e le associazioni civili, ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli a riguardo.

Reazioni da Nuova Delhi – Questo attacco ha sconvolto anche l'India. Lo stesso primo ministro, Manmohan Singh, ha descritto la strage del Wisconsin come un “atto insensato di violenza”, reso ancor più doloroso per il fatto che è avvenuto in un luogo di culto.

Violenze e discriminazioni - La religione sikh è nata nel XVI secolo nel nord dell'India, e ad oggi conta 25 milioni di fedeli, 700mila dei quali solo negli Stati Uniti. Queste persone, spesso confuse con i musulmani, sono state fortemente discriminate all'indomani dell'11 settembre. L'organizzazione Sikh Coalition ha contato ben 700 casi di violenza contro i membri di questa comunità dopo l'attentato alle Torri Gemelle. 

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