Presidenziali Usa, Romney: "I palestinesi non vogliono la pace"
La dichiarazione choc proviene dal video girato di nascosto durante una raccolta fondi privata in Florida
“I palestinesi non hanno nessuna intenzione di raggiungere la pace”. Il candidato Mitt Romney, nel video pubblicato ieri dal giornale Mother Jones, non attacca solo gli elettori di Barack Obama, ma si lascia anche andare a giudizi molto pensanti in materia di politica estera.
Secondo il governatore del Massachusetts, quello in Medio Oriente “resterà un problema aperto”. I palestinesi sarebbero infatti impegnati “a distruggere ed eliminare Israele”, motivo per il quale viene liquidata la soluzione “due Stati per due popoli”. Nel video in questione Romney parla anche dell'Iran, definendo “impensabile” un suo possibile possesso dell'arma atomica, “non solo per i nostri amici in Israele o i nostri amici in Europa, ma anche per noi. Perchè l'Iran è il Paese che promuove il terrorismo in tutto il mondo”.
Romney non aveva mai nascosto il proprio punto di vista circa la questione mediorientale. Già durante il suo viaggio ufficiale in Israele fecero discutere alcune sue dichiarazioni razziste nei confronti della popolazione palestinese.
“Noi consideriamo queste dichiarazioni assolutamente inaccettabili” ha dichiarato Saeb Erakat, esponente dell'Anp, come riporta Le Figaro. “Nessuno è più interessato alla pace dei palestinesi stessi”. “Solo coloro che vogliono il mantenimento dell'occupazione israeliana possono dire che i palestinesi non vogliono la pace” ha poi aggiunto, come riferisce la Bbc.
La risposta di Obama - Invitato nel salotto del David Letterman's Show, Barack Obama ha voluto rispondere al candidato repubblicano, che ha accusato il 47% della popolazione statunitense di voler votare per l'attuale presidente per continuare a farsi mantenere da Washington. “Una cosa che io ho imparato come presidente, è che rappresenti l'interno Paese” ha detto Obama.
Questa registrazione, effettuata di nascosto durante una raccolta fondi privata per Romney e resa pubblica a meno di due mesi dall'Election Day, potrebbe essere decisiva per garantire al presidente Obama i voti necessari alla rielezione.
