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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Le 75 dosi di vaccino Pfizer scartate perché trasportate male

Tutta colpa del "possibile cambiamento di temperatura durante il tragitto": succede in New Mexico. La conservazione del siero BionTech sono un potenziale problema. Deve essere conservato a temperature ultra fredde, -70 gradi: tutte le soluzioni trovate

Il vaccino Pfizer teme il caldo. Il trasporto presenta varie criticità. Negli Usa il dipartimento della Salute del New Mexico ha dovuto scartare 75 dosi del vaccino Pfizer contro il Covid-19 per il timore che non siano state trasportate in maniera corretta, secondo quanto dichiarato dall'ufficio del governatore. "Abbiamo avuto un piccolo incidente con una delle nostre 18 spedizioni dopo aver notato un possibile cambiamento di temperatura durante il tragitto", ha detto il portavoce del governatore Matt Nerzig. Lo stato ha smaltito le 15 fiale di vaccino "nell'interesse della sicurezza", ha spiegato Nerzig. Ogni fiala contiene cinque dosi di vaccino.

Il vaccino Pfizer-BionTech deve essere conservato a -70 gradi

Il trasporto e la conservazione del siero Pfizer BionTech sono un potenziale problema. Deve essere conservato a temperature ultra fredde, -70 gradi. Ma il siero anti-coronavirus 'targato' Pfizer-BionTech in realtà ha tre possibilità di conservazione, come spiegano dall'azienda all'Adnkronos Salute. Una volta che i punti di utilizzo ricevono un "contenitore da viaggio termico con il nostro vaccino, hanno tre opzioni per la conservazione", e fra queste c'è anche la possibilità di tenerlo in frigo per 5 giorni. Fra le 3 possibilità ci sono infatti super-congelatori "a bassissima temperatura, ora disponibili in commercio e che possono prolungare la durata di conservazione fino a 6 mesi. Ma il vaccino può essere conservato anche per 5 giorni in condizioni refrigerate a 2-8°C (le unità di refrigerazione sono molto spesso disponibili negli ospedali)". Infine si possono usare direttamente gli 'shipper', ovvero i contenitori termici Pfizer (in cui arriveranno le dosi), "che possono essere utilizzati come unità di stoccaggio temporaneo riempiendoli con ghiaccio secco ogni 5 giorni per un massimo di 30 giorni".

Va poi tenuto conto del fatto che questi speciali contenitori possono "mantenere la temperatura per 10 giorni senza essere aperti", il che consente il trasporto in tutto il mondo per garantire l'accesso al vaccino a tutti i pazienti. Una volta aperti, e se utilizzati come deposito temporaneo da un centro di vaccinazione, possono essere usati appunto per 30 giorni (con aggiunta di ghiaccio secco ogni 5 giorni), ribadiscono dall'azienda. Pfizer rivendica una vasta esperienza e competenza nella spedizione con il rispetto della catena del freddo e dispone di "un'infrastruttura consolidata per fornire il vaccino in tutto il mondo, inclusi centri di distribuzione che possono conservare le dosi di vaccino per un massimo di sei mesi". E se ieri l'azienda ha fatto sapere che si sta valutando l'ampliamento dei siti produttivi per fronteggiare un impegno che nel 2021 arriverà a 1,3 mld di dosi, la distribuzione del vaccino "si basa su un sistema flessibile just-in-time, in grado di spedire rapidamente le fiale congelate ai punti di vaccinazione designati al momento del bisogno, riducendo al minimo la necessità di conservazione a lungo termine".

La vaccinazione in una situazione di pandemia "dovrebbe essere rapida - aggiungono da Pfizer - e non ci aspettiamo che il prodotto debba essere conservato per più di 30 giorni". Per garantire la qualità del prodotto, le due aziende sviluppatrici hanno messo a punto 'caricatori' appositamente progettati a temperatura controllata per il vaccino, che possono mantenere le condizioni di conservazione raccomandate (-70°C ± 1°C) per lunghi periodi di tempo con ghiaccio secco. Il contenitore da viaggio con circa 5mila dosi può mantenere la temperatura per 10 giorni senza essere aperto, consentendo così il trasporto verso i mercati di tutto il mondo. Una volta aperti, il centro di vaccinazione può utilizzare i contenitori appositamente progettati come soluzione di stoccaggio temporaneo per un massimo di 30 giorni, secondo le istruzioni fornite dai produttori.

Ogni contenitore è dotato di un sensore termico con Gps per monitorare la posizione e la temperatura di ciascuna spedizione di vaccini 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Il programma di immunizzazione prevede la somministrazione di due dosi di vaccino a 21 giorni di distanza, e un report della Food and Drug Administration ha sottolineato nei giorni scorsi una forte risposta immunitaria già nei primi giorni 10 giorni dalla somministrazione della prima dose. Quando sarà approvato dall'autorità regolatoria europea Ema, Pfizer fa sapere che "utilizzerà mezzi di trasporto via terra e via aerea per consegnare" le fiale "direttamente ai punti di utilizzo entro 3 giorni dalla partenza della spedizione dagli stabilimenti". L'arrivo dei contenitori termici con 5mila fiale di vaccino ciascuno dovrebbe essere piuttosto rapido.

Saranno 294 i punti per vaccinare in tutta Italia

Sono 294 i punti in tutta Italia in cui verranno somministrate le prime dosi di vaccino della Pfizer, ma solo 222 (che diventeranno 289 dal 7 gennaio) sono dotati di celle 'Ult' (Ultra-low temperature) per la conservazione delle dosi a bassissime temperature. E 7 presidi ospedalieri - 5 in Liguria, uno nel Lazio e uno in Puglia - ne sono sprovvisti. I numeri sono contenuti in una delle tabelle che il Commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri ha presentato nel corso della riunione con le Regioni per l'approvazione del piano vaccini. Secondo tale tabella, 7 sono i punti di somministrazione in Abruzzo, 5 in Basilicata, 6 in Calabria, 27 in Campania, 13 in Emilia Romagna, 5 in Friuli Venezia Giulia, 20 nel Lazio, 15 in Liguria, 65 in Lombardia, 7 nelle Marche, 2 in Molise, 8 in provincia di Bolzano, 2 in provincia di Trento, 28 in Piemonte, 11 in Puglia, 12 in Sardegna, 36 in Sicilia, 12 in Toscana, 4 in Umbria, 2 in Valle d'Aosta e 7 in Veneto.

Il problema della conservazione è reale, una sfida da vincere. Un'azienda di Bergamo intanto ha sviluppato un sistema per il trasporto sicuro e agevole dei vaccini anti-Covid 19, in grado di garantire una temperatura interna compresa tra i -80 e i -70 gradi centigradi e rispettare le regole per la movimentazione dei vaccini definite dalle case farmaceutiche. Si tratta del 'Portavaccino' dell'azienda Gio' Style, 70 anni di storia aziendale - sottolinea la società - il porta vaccino ha superato i rigorosi test di laboratorio ed è ora disponibile sul mercato nel canale professionale sanitario, dunque per i produttori di vaccini, strutture ospedaliere, Ats territoriali e Asl. Per quanto riguarda le caratteristiche, riempito di ghiaccio secco, in ambiente di +32 gradi garantisce una performance termica di 26 ore, con una temperatura interna compresa tra i -80 e i -70 gradi. A queste, si possono aggiungere altre 42 ore con una temperatura interna compresa tra i -70 e i +5° gradi centigradi.

Il primo invio da parte della Pfizer, per un totale di 1.833.975 dosi di vaccino anti Covid-19, sarà così ripartito Regione per Regione:

  • Abruzzo 25.480,
  • Basilicata 19.455,
  • Calabria 53.131,
  • Campania 135.890,
  • Emilia Romagna 183.138,
  • Friuli Venezia Giulia 50.094,
  • Lazio 179.818,
  • Liguria 60.142,
  • Lombardia 304.955,
  • Marche 37.872,
  • Molise 9.294,
  • Pa Bolzano 27.521,
  • Pa Trento 18.659,
  • Piemonte 170.995,
  • Puglia 94.526,
  • Sardegna 33.801,
  • Sicilia 129.047,
  • Toscana 116.240,
  • Umbria 16.308,
  • Valle d'Aosta 3.334,
  • Veneto 164.278.

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