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Venerdì, 19 Aprile 2024
Addio al fronte

Vavassori lascia la guerra in Ucraina: "Sono stanco, è ora di tornare a casa"

L'ex calciatore di 29 anni, che si era unito alle truppe di Kiev per fronteggiare l'invasione russa, ha comunicato sui social la sua decisione: "Per me basta così. Ho fatto del mio meglio per aiutare"

"Sono stufo, per me basta così. È arrivato il momento di tornare a casa, non ho più la testa per proseguire". Con queste parole, scritte in spagnolo, Ivan Luca Vavassori, ha comunicato attraverso il suo profilo Instagram il suo ritorno in patria dalla guerra in Ucraina. L'ex calciatore 29enne aveva deciso di arruolarsi con le brigate internazionali al fianco di Kiev e nei giorni scorsi era stato ricoverato in ospedale con febbre alta e alcune ferite dopo essere sopravvissuto ad un attacco russo a Mariupol. Dopo giorni di apprensione per le sue condizioni, il giovane avrebbe già lasciato l'Ucraina.

"Ho fatto del mio meglio per aiutare - scrive Vavassori sui social - Ho messo tempo e vita a disposizione del popolo ucraino, ma è ora di riprendermi la mia vita. Torno dove sono felice e torno a riprendermi tutto ciò che è mio. Le cose sono cambiate molto da quando me ne sono andato, ma sono sicuro che con l'aiuto di Dio raggiungerò i miei obiettivi. E lei è al primo posto in questi". Un messaggio che sembra andare in contrasto con un'altra storia in cui diceva: "È il momento di andare fino in fondo" e con un altro post in cui scriveva "fino alla fine".

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Sempre nella giornata di ieri, sul suo profilo Facebook aveva scritto: "Forza Ukraina, Fuck Putin. Si ritorna più forti che mai". Oltre al messaggio sul suo "ritorno" pubblicato una ventina di ore fa, su Instagram Vavassori ha anche messo un'immagine di un interno di un aereo. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, l'ex calciatore 29enne, nato in Russia e che fu adottato dall'imprenditore Pietro Vavassori e da Alessandra Sgarella (sequestrata dalla 'ndrangheta nel '97 e morta nel 2011 per una malattia), sarebbe effettivamente in viaggio per lasciare l'Ucraina. Durante la sua permanenza sul campo di battaglia Vavassori è sempre rimasto in contatto con il padre, che nelle ultime ore ha confermato:"Non è più a combattere, ma non stra tornando in Italia. Si trova in Europa e sta bene". La scorsa settimana la Procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo per capire se ci siano o meno profili di illegalità dietro la scelta del giovane di arruolarsi. 

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