Nuovo orrore dell'Isis: uccisa una spia, il boia è il fratello
"Così purifico il mio clan dal marchio della vergogna", spiega il carnefice
Il boia è il fratello della vittima "giustiziata". E l'esecuzione è mostrata nell'ultimo di una serie di film dell'orrore jihadista che lo Stato Islamico (Isis), manda in Rete a ritmo quasi giornaliero. Il nuovo video di esecuzioni di "spie" e "miscredenti" dura 15:11 minuti ed è stato pubblicato sabato sera dall'ufficio media della "provincia di al Jazira": così l'Isis indica la zona a ovest di Mosul, la sua roccaforte nel nord dell'Iraq.
Nel materiale video visionato da Askanews, tre filmati mostrano l'esecuzione di altrettanti gruppi di persone. La trama è la solita: le vittime vestite con tute arancioni e i carnefici in nero o con divise mimetiche. Si inizia con le "confessioni" delle vittime, seguite da immagini di bambini e donne uccise da raid aerei e quindi si passa all'esecuzione davanti alla folla. Nel terzo filmato si vedono due uomini vestiti in arancione condotti dai loro carcerieri con il volto coperto e vestiti in nero. Ad attenderli i due boia. Uno di loro a volto scoperto è indicato da una freccia con la scritta: "Il nostro fratello Abdullah uccide il suo fratello miscredente".
L'uomo è inginocchiato, bendato e con le mani legate, mentre il boia-fratello spiega il perché della crudeltà che sta per perpetrare: "Il mio messaggio alla mia famiglia e alla mia tribù è questo: il vestito della vergogna che questo (indica con il dito il fratello davanti a sé) voleva farvi indossare non lo metterete addosso grazie ad Allah. Sono qui per rendervi puri dal marchio della vergogna affinché le vostre teste rimangano alte".