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Giovedì, 28 Marzo 2024
La bufera / Regno Unito

Video porno in aula: nuovo scandalo a Westminster

La pesante accusa nei confronti di un parlamentare del partito conservatore, "beccato" da una collega mentre guardava dei video pornografici sul suo cellulare. La notizia ha fatto scattare subito un'indagine interna: il deputato rischia di perdere il seggio

Non c'è tregua per il parlamento inglese: un nuovo scandalo ha travolto un parlamentare del partito conservatore, accusato di aver guardato dei video pornografici sul suo smartphone mentre erano in corso i lavori di una commissione nella Camera dei Comuni. La visione "proibita" sarebbe stata notata da una collega che, scandalizzata, avrebbe raccontato il comportamento ad altri parlamentari. L'indiscrezione è poi finita sui tabloid britannici, facendo scattare un'indagine interna nel partito conservatore: il nome del deputato non è stato reso noto, così come non è chiaro quale sia la sua posizione occupata in aula.

L'ufficio di Heaton-Harris, il Chief Whip, ossia ministro-capogruppo responsabile della disciplina interna alla maggioranza, ha rilasciato una nota: "Questo comportamento è del tutto inaccettabile e verranno presi provvedimenti. Il deputato accusato di aver guardato il video porno rischia di perdere il suo seggio, ovviamente nel caso in cui venissero confermate le accuse nei suoi confronti e venisse accertata la sua palese violazione del decoro all'interno dell'istituzione. Secondo diversi resoconti di parlamentari, inoltre, gli episodi di sessismo e abuso da parte dei maschi nei confronti delle colleghe sarebbero tutt’altro che una rarità.

La nuova bufera che arriva dopo quella riguardante altri 56 parlamentari, tra cui tre viceministri del gabinetto del Primo ministro, finiti nel mirino di una Commissione parlamentare per una "presunta cattiva condotta sessuale" e la polemica scoppiata intorno Angela Rayner, accusata sulle pagine dei tabloid da alcuni deputati conservatori, rimasti anonimi, di ricorrere a pose provocanti per distrarre i colleghi durante i Question Time, in pieno stile "Basic Instinct". Una serie di "spiacevoli" situazioni che hanno mandato su tutte le furie Johnson, che ha tuonato: "Le molestie sessuali sono intollerabili". La questione e le relative polemiche rimangono al centro del dibattito, che potrebbe portare ad un nuovo terremoto a Westminster.

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