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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Zika, rischio virus anche in Europa: "Arriverà in estate"

Il problema si chiama, come sempre, zanzara tigre. Ma stavolta il suo morso potrebbe causare più di un semplice prurito. E c'è una città italiana che rischia più di altre il contagio

ROMA - Il virus Zika è ormai in prima pagina sui giornali di tutto il mondo. La paura più grande risiede nel rischio "microcefalia" nei neonati. Proprio così: la prima conseguenza del contagio su una donna in stato di gravidanza sarebbe proprio quella di veder nascere un bambino con una testa "anormalmente piccola". 

RISCHIO "ESTIVO" - E se finora il rischio contagio era confinato al "sud del Mondo", Sudamerica in primis, presto l'allarme potrebbe scattare anche in Europa. Quando? Ovviamente con l'avvicinarsi dell'estate.

LA SITUAZIONE - Mercoledì il dottor Roberto Bertollini dell'Organizzazione mondiale della Sanità ha fatto il punto "europeo" della situazione durante un'audizione alla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo. Poi, ha spiegato nel dettaglio in una lunga intervista al sito dell'Europarlamento i reali rischi per il vecchio continente.

Questa è una delle molte malattie che non conosciamo e non abbiamo un vaccino. Fino a pochi mesi fa il rischio era confinato alla Polinesia Francese. Ma ora la situazione è molto più grave, anche perché non c'è un impulso da parte dell'opinione pubblica o dei governi per sviluppare dei vaccini.

IL VACCINO - Allo stato delle cose, "credo che per avere un pre-vaccino dovremo aspettare almeno 15-18 mesi. Ma il lavoro è a buon punto e il caso di Ebola ci è stato di lezione: ormai siamo in grado di sviluppare delle cure in tempi molto brevi".

RISCHIO IN EUROPA - A preoccupare, però, è l'avvicinarsi dell'estate: "Lo scenario peggiore, ovviamente, sarebbe l'arrivo delle zanzare in Europa, visto che a trasmettere il contagio potrebbero essere zanzare 'già esistenti' nell'Europa meridionale". Europa meridionale che, purtroppo, significa (anche) Italia. E c'è una città, più delle altre, a rischio contagio: è Ravenna, "dato l’elevato numero di zanzare tigre presenti".

L'unica soluzione è isolare le aree dove si possono verificare epidemie, eliminare le zanzare e controllare l'infezione. Abbiamo un forte sistema sanitario pubblico e ora siamo a conoscenza del problema. Possiamo rivelare e controllare un focolaio molto rapidamente

COSA FARE - Bertollini ha poi ricordato che le sole raccomandazioni Oms rivolte ai cittadini europei che dovessero viaggiare nei Paesi dove è presente il virus Zika sono quelle di proteggersi dalle zanzare con i metodi tradizionali, ovvero repellenti e zanzariere. Ad oggi risultano essere circa 1,5 milioni i casi di persone infette da Zika, mentre per quanto riguarda il Brasile, uno dei Paesi più colpiti, solo un quarto dei casi di neonati affetti da microcefalia sono stati confermati come causati dal virus.

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