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Martedì, 28 Marzo 2023
verso una nuova relazione? / Cina

Xi Jinping potrebbe andare da Putin in primavera, ma Pechino (ancora) non conferma

Con ogni probabilità, la Cina non vuole confermare al momento la notizia di Mosca per non segnare negativamente l'arrivo a Pechino del Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, atteso dal 5 febbraio

Il presidente cinese potrebbe presto incontrare il suo omologo russo a Mosca. L'indiscrezione arriva dal ministero degli Esteri russo, che parla di un'imminente trasferta di Xi Jinping nella capitale russa per incontrare Vladimir Putin. Le tempistiche non sono ancora note, ma tutto lascia pensare che il viaggio del leader cinese avverrà in primavera o proprio nel giorno del primo anniversario della guerra russa in Ucraina. Si tratterebbe della prima visita di Xi in Russia dal 2019, quando il presidente cinese prese parte al Forum Economico di San Pietroburgo. 

La cautela di Pechino

Da Pechino però non arriva la conferma della notizia. "Per quanto riguarda questa visita in particolare, al momento non ho informazioni da condividere", ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning, aggiungendo che Cina e Russia "mantengono stretti contatti a vari livelli per promuovere la cooperazione bilaterale, contribuendo allo sviluppo globale pacifico". Con ogni probabilità, la Cina non vuole confermare al momento la notizia per non segnare negativamente l'arrivo a Pechino del Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, atteso dal 5 febbraio.

Verso una nuova partnership?

Ma l'annuncio di una trasferta di Xi a Mosca è utile alla Russia per rilanciare il rapporto con il gigante asiatico. La Russia vuole portare i legami con la Cina a un "nuovo livello", innalzando quell'amicizia "senza limiti" suggellata nel febbraio del 2022. Il ministero degli Esteri russo non nasconde le proprie intenzioni: Mosca vuole accelerare il raggiungimento del suo obiettivo di 200 miliardi di dollari di scambi commerciali tra i due paesi. 

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, il commercio tra Cina e Russia è esploso, fornendo un'ancora di salvezza all'economia russa e mostrando i limiti delle sanzioni occidentali imposte alla Russia. A fare luce sullo scambio bilaterale è un rapporto di Free Russia Foundation, organizzazione non governativa con sede a Washington, che ha rivelato dai registri doganali un aumento delle importazioni dalla Cina di tecnologie fondamentali per portare avanti la guerra in Ucraina, inclusi semiconduttori e microchip. Il gigante asiatico, d'altro canto, ha incrementato le importazioni di greggio ed energia russa.

Non si ha però contezza del valore preciso dell'import-export tra i due paesi perché, come scrive il Wall Street Journal, lo scorso aprile le autorità doganali russe hanno sospeso la pubblicazione mensile dei dati su esportazioni e importazioni, con una mossa inquadrata a evitare "stime errate, speculazioni e discrepanze in termini di consegne di importazione". Ma tutto lascia pensare che Mosca abbia deciso di non comunicare le rivelazioni economiche per nascondere gli effetti provocati dalle sanzioni occidentali. A oggi, gli unici dati disponibili delle dogane russe risalgono a gennaio 2022.

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