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Martedì, 5 Dicembre 2023
Il punto / Ucraina

Cosa cambia dopo la visita di Zelensky a Biden

Il presidente ucraino torna a Kiev con i missili Patriot e il sostegno incondizionato degli Stati Uniti "per tutto il tempo che sarà necessario". Ma i repubblicani che a gennaio prenderanno il controllo del parlamento Usa avvertono: "Nessun assegno in bianco"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a sorpresa negli Usa - la prima visita fuori dai confini nazionali dall'inizio del conflitto, tenuta segreta fino all'ultimo - per esortare gli Usa a concedere maggiore assistenza militare, decisione che passa attraverso il Congresso, pronto ad approvare un ulteriore pacchetto da 45 miliardi di dollari entro la settimana. Con questa nuova tranche, gli aiuti Usa arriveranno a 100 miliardi in un anno.

Zelensky da Washington porta a casa sopratutto la conferma di forniture di missili anti aerei Patriot - con cui "impedire gli attacchi alle infrastrutture civili" - e il sostegno incondizionato degli Stati Uniti "per tutto il 2023" e "tutto il tempo che sarà necessario".

Zelensky al Congresso Usa: "L'Ucraina è viva, non ci arrenderemo mai" 

Nel corso della conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca, primo momento importante della missione a sorpresa di Zelensky a Washington, il presidente Joe Biden ha detto chiaramente che sarà Zelensky a "decidere come vuole vincere" la guerra, e che solo lui vuole una "giusta pace", mentre il presidente russo Vladimir Putin, definito ancora una volta un "bullo", "non vuole mettere fine a questa guerra crudele".

Biden ha scherzato molto, anche per rompere la tensione di un momento molto duro, avendo al fianco un leader che si è presentato con pesanti stivali da campo e un maglione militare. Non sono mancati, però, prevedibili momenti di grande concretezza e di messaggi agli alleati e al Cremlino. Biden ha snocciolato gli aiuti militari che gli Stati Uniti hanno garantito finora all'Ucraina, decine di miliardi di dollari in armamenti, missili, sistemi difensivi, munizioni, droni, che a elencarli tutti hanno fatto calare un silenzio irreale nella sala. Ma il presidente ha voluto ricordare che gli Usa non si stanno muovendo da soli: "Non ho mai visto Nato e Unione europea più unite di ora. Putin pensava di trovarsi di fronte una Nato indebolita, invece ha trovato una Nato fortificata", ha sottolineato il capo della Casa Bianca.

Armi difensive all'Ucraina ma escluso un possibile invio di missili a lungo raggio come chiesto da tempo dall'Ucraina: "L'Europa non cerca il conflitto con la Russia - spiega Biden - e un possibile invio di missili offensivi rischia di creare divisioni nella Nato". Su quello che il leader di Kiev ha definito "elemento fondamentale" della difesa ucraina, i sistema di difesa aerea Patriot, Biden ha spiegato che gli Stati Uniti non cercano l'escalation ma rappresentano solo sistemi di difesa.

Cosa servono i missili Patriot

patriot

I Patriot sono i sistemi di difesa missilistica più avanzati e Kiev li ha richiesti con insistenza per proteggersi dagli intensi attacchi aerei condotti nelle ultime settimane dalla Russia sulle infrastrutture civili e, in particolare, sulla rete elettrica nazionale. La consegna dei Patriot potrebbe rappresentare un vero punto di svolta nella guerra in Ucraina? Il rischio di una internalizzazione del conflitto cresce dal momento che la scorsa settimana l'ambasciata russa a Washington aveva minacciato conseguenze imprevedibili se gli Usa avessero fornito missili Patriot a Kiev. Oltre il significato simbolico l'invio dei Patriot garantirebbe all’Ucraina di assicurarsi il controllo di parti del suo spazio aereo, tuttavia per essere gestiti, i Patriot hanno bisogno di almeno 90 persone, tra artiglieri, esperti e semplici soldati, che devono essere formati per utilizzare al meglio il sistema. Anche per questo motivo gli Stati Uniti erano finora poco inclini a fornire questo tipo di armi dal costro sproporzionato: ogni lanciatore costa 10 milioni di dollari e i singoli razzi 4 milioni, quando la Russia sta portando attacchi sopratutto con droni iraniani da 50mila dollari l'uno. Difficilmente comunque i Patriot saranno determinanti per l’esito della guerra. Offrono infatti la copertura di aree di territorio relativamente limitate e anche in passato erano stati sollevati alcuni dubbi sulla loro reale efficienza come sistema tattico di difesa.

Cosa cambia ora 

Zelensky ha ricevuto una bandiera statunitense in dono dal congresso Usa

Ma la visita di Zelensky avvicina o allontana la pace? Purtroppo ora è solo tempo della guerra, il "dopo" appare accantonato in un tempo lontano. Zelensky ha detto chiaro che la "Russia dovrà rispondere di tutto quello che ci sta facendo" e chiarito che "una pace giusta è quella senza compromessi su sovranità territoriale e libertà".

Il tempo tuttavia gioca contro l'Ucraina: le perplessità sono crescenti tra alcuni membri del Congresso americano e se è stato approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 45 miliardi di dollari il leader della minoranza repubblicana della Camera Kevin McCarthy ha ribadito la sua contrarietà a sostenere "un assegno in bianco" per Kiev.

L'orizzonte degli eventi è quanto mai lontano dall'essere definito e dal 3 gennaio ci sarà una nuova maggioranza alla Camera, dall'attuale democratica a quella repubblicana. Ma Zelensky conta di trovare in Biden sempre un alleato. Quella che viene sancita alla Casa Bianca non è solo l'amicizia tra due Stati, ma tra due presidenti, tra due uomini. "Putin - ha ribadito il capo della Casa Bianca - non vincerà". E Zelensky, accanto, ha annuito con convinzione. "Ci rendiamo conto che la lotta dell'Ucraina fa parte di qualcosa di molto più grande" ha detto ancora il presidente statunitense. "Sappiamo tutti cosa c'è in gioco. L'idea stessa di sovranità, la Carta delle Nazioni Unite" ha concluso.

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