rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
OCCHIO ALLE TRUFFE

Schilometrare le auto non è mai stato così facile: "Rischio enorme per la sicurezza"

Da qualche tempo è in commercio un dispositivo per impedire all'odometro di registrare i chilometri realmente percorsi da un'auto. L'esperto Alfredo Bellucci ci racconta quali sono i rischi per chi vuole comprare un'auto usata e come tutelarsi

La manomissione del contachilometri nelle automobili destinate al mercato dell'usato è un problema ormai tristemente noto da anni. Si tratta di un espediente messo in pratica con l'obiettivo di ricavare un vantaggio economico al momento della vendita dell'auto, in quanto il valore di mercato della vettura diminuisce in maniera inversamente proporzionale al suo utilizzo. Decine di servizi giornalistici e inchieste hanno dimostrato l'esistenza di venditori senza scrupoli, i quali, dopo aver "taroccato" al ribasso i contachilometri delle auto con la compiacenza di alcuni tecnici, rivendono a ignari acquirenti vetture che hanno percorso centinaia di migliaia di km, spacciandole per auto che ne hanno percorsi molti di meno. Una pratica doppiamente scorretta, poiché chi vende auto dal contachilometri ringiovanito, non solo fa pagare un sovrapprezzo del tutto ingiustificato che finisce dritto nelle sue tasche, ma mette anche a repentaglio la sicurezza dell'acquirente, vendendogli un veicolo molto più usurato e di conseguenza meno sicuro.

Col passare del tempo, gli "schilometratori" hanno messo a punto tecniche sempre più affinate. L'ultimo ritrovato arriva dalla Germania ed è un apparecchio che serve a impedire che il contachilometri registri la reale distanza percorsa dall'auto. L'azienda tedesca che produce il dispositivo compatibile con la maggior parte dei modelli in commercio, ne assicura il perfetto funzionamento e nessun effetto collaterale.

Per saperne di più abbiamo interpellato Alfredo Bellucci, consulente e divulgatore automobilistico di "Non prendermi per il Chilometro", molto popolare sui social network. Bellucci, nel settore da oltre 25 anni, si occupa di guidare chi è interessato a comprare un'auto usata in processo d'acquisto sicuro e smaschera quotidianamente truffatori e affaristi. 

Alfredo Bellucci

È proprio lui a spiegarci come funziona l'apparecchio tedesco: "Tecnicamente - dice - parliamo di un dispositivo che inganna la lettura del contachilometri. Si possono programmare quanti km si vuole che indichi o memorizzi (si percorre una distanza di 10 km, ne risultano 2/3/4 a seconda di com'è stato programmato). Il fatto che la centralina memorizzi quel dato determina un vero e proprio inganno, tecnico, pratico e in termini commerciali. Come fa ad essere legale? Teoricamente su un bene di nostra proprietà possiamo fare ciò che desideriamo, ma montandolo c'è a tutti gli effetti una manomissione. Anche se l'azienda che lo produce assicura di no, c'è il rischio concreto che l'installazione di tale apparecchio possa influire sul funzionamento dei vari sensori (odometro, sensore di giri, sensore di rotolamento, etc) attraverso cui il veicolo gestisce la dinamica di guida, la frenata, le sterzate. In termini pratici, è una manomissione orientata a un futuro vantaggio economico e non è assolutamente sicuro ai fini della guida del veicolo. Mi preme sensibilizzare il pubblico specificando il rischio in termini di sicurezza".

Se si ha il sospetto che la vettura alla quale si è interessati sia stata manomessa, potrebbe essere molto importante far dare una controllata a qualcuno che ne capisca: "Andando a verificare un buon tecnico è in grado di accorgersi se ci sono state delle modifiche. Si vede soprattutto dai cavi, una delle parti interessate da questa modifica. C'è da scavare ma se qualcosa non va fino alla fine si trova".

Imbattersi in un'auto "schilometrata" è un rischio che si corre di più acquistando da privati o da rivenditori che hanno un'attività di compravendita di auto usate? "Rispondo più sulla base di sensazioni personali ed esperienza che su dati certi, ma per quello che ne so io è un fenomeno diffuso soprattutto sulle auto ex noleggio a lungo termine. Il locatario fa quel ragionamento per suo interesse, mentre un privato non è così organizzato".

In quella giungla piena di insidie che è diventato il mercato delle auto usate, cosa si può fare, dunque per tutelarsi, oltre ad avvalersi di figure come Alfredo Bellucci: "Oggi io credo che da un punto di vista puramente legale o tecnico non ci sia nulla che possa cautelarci al 100% dalle truffe. Ciò che si può fare, banalmente, è cercare di avere buonsenso. Chi vuole truffare prova a essere un fantasma, cerca di essere meno visibile possibile. Chi agisce scalando i km, preferisce essere dinamico dal punto di vista aziendale. Apre e chiude partite IVA, non ci mette la faccia, si fa trovare in posti assurdi. Bisogna fare molta attenzione a come si presenta il venditore e alla sua reputazione. Se parliamo di truffe, un altro campanello d'allarme può essere il prezzo eccessivamente vantaggioso. Bisogna tenere conto che i parametri storici sono cambiati e che veicoli svalutati come nel periodo precedente alla pandemia non esistono più. Il mercato dell'usato è del 25%-30% più caro, rispetto al 2019. Per finire vorrei ricordare a tutti che la fretta è cattiva consigliera. Prima di acquistare prendetevi il tempo che vi serve per portare a termine tutte le verifiche del caso".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Schilometrare le auto non è mai stato così facile: "Rischio enorme per la sicurezza"

Today è in caricamento