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Per gli italiani l’auto elettrica resta un oggetto misterioso (VIDEO)

La differenza tra elettrico, plug-in, ibrido e mild hybrid è ancora oscura per più di 5 persone su 10 e solo il 16% sente di padroneggiare la materia: l’inchiesta Electric Report apre gli Electric Days Digital

L’Italia sta facendo molti passi avanti sulla mobilità elettrica. Ma non mancano i problemi, a partire da una conoscenza superficiale del tema e dalla realtà di un Paese che si muove a due velocità. È quanto emerge dall’Electric Report presentato oggi per il lancio degli Electric Days Digital, evento online sull’elettrificazione dei trasporti in programma fino al 12 febbraio, raggiungibile dal sito www.electricdays.it.

La video inchiesta, alla quale ha contribuito un sondaggio realizzato in collaborazione con Citynews e 2B RESEARCH in 50 città, rileva che solo il 16% dei circa 1.000 intervistati sente di padroneggiare il tema delle auto elettrificate, a fronte di un 54% che non ha chiara la differenza tra auto elettriche, ibride, mild hybrid e plug-in. Il 24% del campione ammette poi di avere una conoscenza del tutto insufficiente della materia.

E sulla mobilità elettrica la Penisola continua ad essere spaccata a metà. Da un lato c’è il Nord, dove le infrastrutture di ricarica crescono a ritmo più sostenuto e spesso su base locale si amplificano gli incentivi all’acquisto statali. Dall’altro il Sud, dove si fatica a intravedere in un futuro prossimo il boom dell’elettrico, con orizzonti temporali allungati addirittura fino al 2050.

Cosa preoccupa gli automobilisti italiani? La capillarità della rete di ricarica, che nel Mezzogiorno in particolare è ancora lontanissima. Un dato su tutti: si passa dalle 1.100 colonnine di Milano, alle 83 di Palermo. Non caso, proprio i timori legati alle infrastrutture sono indicati da 4 intervistati su 10 come una barriera per l’ingresso nella mobilità elettrica, secondariamente solo al maggior costo delle auto, che frena il 47% degli italiani. Piacciono molto invece incentivi e rispetto dell’ambiente, indicati dal 60% del campione come possibili ragioni per il salto all’elettrico. C’è però il nodo dei tempi di ricarica, che mette in guardia 2 italiani su 3.

Non mancano in ogni caso le premesse positive. L’Italia nell’ultimo anno ha registrato un sostanziale raddoppio dei punti di ricarica, che sono saliti da 10mila a 19mila unità. Un progresso che fa ben sperare, anche se i numeri restano distanti da altri Paesi europei come l’Olanda, la Germania o la Francia, dove sono rispettivamente 62mila, 43mila e 41mila. E di colonnine ne serviranno, perché anche se oggi le auto elettriche e plug-in in circolazione sono circa 100.000 - a fronte di quasi 40 milioni di veicoli in circolazione - le immatricolazioni solo lo scorso anno sono cresciute del 207,6% (a 32.538 unità) e del 319,1% (a 27.408 unità).

Di questi temi e di molto altro si parlerà con ospiti d’eccezione negli Electric Days Digital. L’evento, organizzato da Motorsport Network (Motor1.com, InsideEVs.it) in collaborazione con Condé Nast Italia (Wired, Vanity Fair, GQ) parte oggi per concludersi venerdì 12 febbraio.

La copertina del report è stata realizzata in esclusiva dall’illustratore Diego Riselli, con l’art direction di Sebastiano Barcaroli e la direzione creativa di Simone Zaccaria. Una visione moderna e scanzonata del celebre Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci, alle prese con le mille domande che gravitano intorno all’elettrificazione dell'auto, a cui gli Electric Days Digital vogliono rispondere.

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