Mentre Musk temporeggia, in Cina i robotaxi sono già realtà
Due società cinesi hanno ricevuto i permessi per operare il loro servizio di robotaxi a guida autonoma senza conducente e alcun tipo di operatore di sicurezza
Per vedere il robotaxi Tesla, che avrebbe dovuto essere operativo già dal 2022, bisognerà probabilmente aspettare ancora fino al 2024 o al 2025. Nel resto del mondo, ad ogni modo, gli altri innovatori non lasciano che sia Elon Musk a dettare l'agenda, dato che molte aziende stanno uscendo dalla fase di test per offrire servizi taxi a guida autonoma a pieno titolo.
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È il caso dei cinesi di Baidu, proprietari del servizio robotaxi Apollo, che ha ottenuto l'autorizzazione per far circolare la sua flotta di 10 veicoli a guida autonoma in un parco tecnologico sviluppato dal governo di Pechino. Grazie a questo permesso, l'azienda ha fatto un passo avanti rispetto allo scorso dicembre, quando ottenne la concessione per testare il servizio.
Baidu, che ha costruito la sua fortuna grazie all'omonimo motore di ricerca su internet, da circa cinque anni ha concentrato i propri sforzi sulla guida autonoma e adesso, oltre a Pechino potrà far funzionare i suoi robotaxi a guida autonoma (senza guidatore o qualsiasi altro operatore) anche a Wuhan e Chongqing.
Baidu has received the first-ever permit for fully driverless robotaxi services in Beijing, marking a global first for autonomous fleets in a capital city. Apollo Go robotaxis, with no human drivers, are now available in Beijing, Wuhan & Chongqing.
More? https://t.co/59gIyM8Pqw pic.twitter.com/9w4j8UgZwP— Baidu Inc. (@Baidu_Inc) March 20, 2023
Ma Baidu non è la sola, perché anche Pony.ai, che già offre un servizio di robotaxi a Guangzhou supportata dal Gruppo Toyota, ha reso noto di aver ricevuto il permesso dall'amministrazione comunale di Pechino per dispiegare i suoi robotaxi anche nella capitale cinese.