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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pagani Utopia, svelata la nuova hypercar sospesa tra passato e futuro

Dopo Zonda e Huayra, la nuova hypercar del costruttore argentino: un modello senza fronzoli ma ricco di dettagli, teso tra una spinta verso il futuro e con forti richiami all'essenzialità del passato

Il costruttore di automobili Pagani è nel suo terzo decennio di vita, segnato dal lancio di una nuova hypercar, Utopia. 

Fu il progetto C8, Zonda, a porre le basi per questo costruttore diventato ancor più di culto grazie al progetto C9, Huayra, che ne ha elevato la notorietà su scala globale, integrando l’utilizzo dell’aerodinamica attiva e del Carbo-Titanio. Utopia, chiamata in codice C10, è la terza creazione che aggiunge ancora più potenza, prestazioni maggiori, un telaio e un’aerodinamica più evoluti.

Si dice che nel trarre l'ispirazione per il nuovo modello di hypercar, Horacio Pagani abbia scelto di consultare alcuni dei suoi clienti più vicini, coloro che aspettano con ansia ogni sua creazione, chiedendo loro di esprimere i propri desideri. Avendo già automobili dalle prestazioni straordinarie, che cosa mancava ancora? Tre concetti sono stati prevalenti nelle loro risposte: semplicità, leggerezza e piacere di guida. 

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Il progetto C10, è andato così contro le tendenze del momento. Niente batterie pesanti, nessun sistema ibrido, solo un meraviglioso motore V12. Niente doppia frizione, solo un puro cambio manuale o robotizzato a sette rapporti. Tutto questo per assicurare che l’auto risponda al meglio ad ogni gesto del pilota e lavori in simbiosi con esso per la purezza di guida, un'esperienza "classica" definita in modi nuovi. Con tali premesse, il nome non poteva che essere Utopia.

Il primo impatto con ogni auto Pagani è sempre molto forte. Utopia infonde un’idea di semplicità. Si afferma ed impone immediatamente le sue linee, tipiche di Pagani, ma allo stesso tempo così diverse dagli altri modelli realizzati finora. Utopia ha una forma più levigata, più fluida e sinuosa. 

Dal parabrezza, con i bordi superiori arrotondati, ai dettagli delle ali e del cofano, i suoi contorni più sensuali le conferiscono una nuova espressione, una nuova silhouette. Una forma addolcita e perfezionata nel corso del tempo, ma che resta impressa nella mente dal momento in cui la si vede per la prima volta. 

La nuova vettura presenta pochissime appendici aerodinamiche, ma è più efficiente che mai. Mentre alcune hypercar sono dotate di un gran numero di elementi aggiuntivi, Utopia ne incorpora la funzione nella sua forma complessiva, raggiungendo, grazie unicamente al suo design, una maggiore deportanza e una minore resistenza aerodinamica.

Pagani Utopia

I dettagli stilistici sono pochi, ma ognuno di essi è talmente curato da poter essere ammirato: tecnologicamente all'avanguardia, la loro forma si ispira a oggetti degli anni Cinquanta come i fari affusolati degli scooter Vespa o gli allestimenti dei motoscafi Riva. Le ruote forgiate sono dotate di un estrattore in fibra di carbonio a forma di turbina che allontana l'aria calda dai freni e riduce le turbolenze sotto la carrozzeria. Montate su dischi carbo-ceramici, le pinze dei freni hanno un nuovo design alleggerito.

Il ruolo degli pneumatici Pirelli è di trasferire efficacemente a terra l’esuberante coppia e dare il tocco finale all’eccezionale sensazione di contatto con la strada. La loro insolita dimensione – 21 pollici per gli anteriori e 22 per i posteriori – ha innescato una creatività nuova e una peculiare libertà nel design che si nota nelle linee laterali della carrozzeria che avvolge le ruote. E sulla loro spalla appare stilizzata la silhouette di Utopia, a dimostrare come questi pneumatici siano stati creati apposta per lei.

Gli specchietti laterali, come sospesi a mezz'aria grazie al supporto a profilo alare, sono distanziati dalla carrozzeria per una migliore aerodinamica, rivelando la meticolosa ottimizzazione raggiunta nella galleria del vento. Le luci posteriori fluttuano ai fianchi delle ali mobili e sono come incastonate negli estrattori d'aria – ogni componente preso singolarmente potrebbe essere esposto nella vetrina di una gioielleria.

I quattro tubi di scarico in titanio, tratto distintivo dell’atelier modenese, sono ancora presenti. Dotato di un rivestimento ceramico per dissipare il calore in modo efficiente, il sistema di scarico completo raggiunge un peso di poco superiore ai 6 chilogrammi.

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Sguardo al futuro, omaggio al passato

L'interno di Utopia è ancora più originale, se possibile, della sua forma esterna. Né moderno né rétro: è senza tempo. Non ci sono schermi, a parte il display essenziale di fronte al guidatore. Tutti gli strumenti sono analogici e ognuno dei quadranti principali, di facile lettura, rivela sobriamente parte del suo meccanismo.

Per Pagani, ogni componente necessario al funzionamento dell'auto è un’occasione di creatività. Persino il volante è stato reinventato: in lega di alluminio ricavato dal pieno, dalla corona circolare e le razze fino alla base dello sterzo, che contiene l'airbag. Anche i pedali sono ricavati da un unico blocco di metallo, mentre il meccanismo della leva del cambio è ancora a vista per mostrare tutta la sua ricercatezza. Il tutto con una maniacale attenzione all'ergonomia, all'efficienza e alla facilità di accesso.

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Aerodinamica, maneggevole e sicura

Per giungere alla forma finale di Utopia è stato necessario un processo estremamente complesso. Per sei anni, dai primi schizzi e calcoli al computer fino al congelamento della forma definitiva per gli stampi in fibra di carbonio, i flussi d'aria interni sono stati perfezionati grazie a ore di ricerca nella galleria del vento e innumerevoli modifiche, un passo dopo l’altro. 

Utopia sfrutta i misteri dell'aerodinamica per massimizzare maneggevolezza e stabilità a qualsiasi velocità, anche elevata. La sua aerodinamica attiva, combinata con gli ammortizzatori a controllo elettronico, garantiscono un comportamento dinamico ottimale in tutte le condizioni di guida. Le sospensioni a doppio braccio oscillante, realizzate in lega di alluminio aerospaziale, beneficiano del lungo lavoro di sviluppo svolto sulla R, la versione da pista della Huayra.  Progettata per l'uso stradale, Utopia è in grado di affrontare anche superfici in condizioni di guida da tutti i giorni. 

La monoscocca in carbonio utilizzata sui precedenti modelli Pagani definisce lo standard in termini di resistenza, leggerezza e qualità costruttiva. Pagani ha scelto di consolidare i punti di forza esistenti, di migliorare l'intreccio delle fibre e di inventare costantemente nuovi materiali compositi come il Carbo-Titanio e il Carbo-Triax. Inoltre, è stato sviluppato un nuovo tipo di fibra di carbonio di Classe A, specifico per applicazioni estetiche come la carrozzeria, che incrementa del 38% le caratteristiche di rigidezza a parità di peso.

Un'auto ad alte prestazioni oltre a stupire e impressionare, deve rispondere ad alti standard anche in tema di sicurezza. Ai produttori di volumi molto bassi sono concesse molte esenzioni, ma Pagani costruisce le sue auto nel rispetto delle normative più severe al mondo. Utopia ha superato più di 50 crash test, da quelli preliminari a quelli di omologazione, per ottenere la certificazione a livello globale.

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Motore V12 da 864 CV

Il motore V12 di Pagani, un 6 litri biturbo prodotto esclusivamente da Mercedes-AMG è frutto di un enorme lavoro di sviluppo: eroga una potenza di 864 CV e soprattutto una prodigiosa coppia di 1100 Nm. Gira più in alto, è più flessibile e più potente nonostante rispetti le più severe normative sulle emissioni, incluse quelle in vigore in California.

La scelta della trasmissione è stata filosofica: non si tratta di un cambio a doppia frizione, che sarebbe efficiente ma pesante e priverebbe il guidatore della possibilità di impostare il ritmo di accelerazione della vettura. Pagani si è invece rivolta a Xtrac, il più prestigioso produttore di trasmissioni per motorsport e auto ad alte prestazioni, per sviluppare il cambio ad ingranaggi elicoidali più rapido possibile. È compatto, leggero e montato trasversalmente per avere un centro di gravità ottimizzato.

Inoltre, per soddisfare al meglio i desideri degli appassionati di Pagani, i suoi aficionados, è stato creato un cambio manuale tradizionale a sette rapporti – dato che un finto cambio manuale non sarebbe stato accettabile. Non è stato semplice progettare un cambio del genere, con sincronizzatori e meccanismo adeguati a una pura applicazione manuale comunque in grado di gestire una coppia di 1100 Nm, ma questa era ritenuta una caratteristica essenziale per Utopia.

Per quanto intelligenti possano essere diventate le trasmissioni automatiche, nulla può sostituire la padronanza dei cambi di marcia da parte del guidatore: la logica prevalente è solo sua, ogni cambiata è unica e dipende esclusivamente dalla sua decisione e dal suo buon senso, dall'esatta combinazione di condizioni, dalla natura della strada e dall'umore del momento.

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