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Giovedì, 28 Marzo 2024
prezzi ancora troppo alti

"L'auto elettrica? Roba per ricchi": come stanno realmente le cose

In un'intervista radiofonica il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin ha condiviso tutte le sue perplessità sulla svolta elettrica decisa dall'Unione europea, ritenendo "inimmaginabile" la sostituzione dell'attuale parco circolante per mancanza di fondi e prezzi ancora troppo alti

Il 2035, anno a partire dal quale all'interno dell'Unione europea sarà vietato produrre e vendere veicoli alimentati dai tradizionali motori termici a benzina e diesel, è ancora lontano, ma le incognite generate dal provvedimento che sancirà il passaggio definitivo alla mobilità elettrica sono ancora tante e sotto gli occhi di tutti.

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I dubbi principali, lo si è ribadito molte volte, riguardano problemi oggettivi come il costo delle auto elettriche e la difficoltà a rendere accessibile a tutti le infrastrutture di ricarica (non solo la diffusione delle colonnine, ma la possibilità di ricaricare a casa, di fatto inesistente per chi non dispone di posto auto).

Sull'argomento del prezzo ancora esagerato è tornato questa mattina il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin intervistato su Radio 24 dove ha definito impraticabile ll'idea di erogare incentivi per acquistare auto elettriche per favorire la sostituzione di milioni di veicoli inquinanti e allinearsi alle regole sulle emissioni stabilite dall'Ue con il pacchetto Fit for 55, viste le risorse di bilancio che tale soluzione richiederebbe.

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"In Italia circolano 40 milioni di auto, di cui milioni sono euro 1 o euro 2 e pensare di sostituirle con l'elettrico è inimmaginabile". Il ministro ha poi aggiunto come la valutazione sul piano degli incentivi spetti in primo luogo al collega Adolfo Urso, ministro di Imprese e Made in Italy, poiché legata al suo ministero e alla disponibilità di incentivi.

Pichetto Fratin ha ulteriormente chiarito il suo pensiero: "Fin quando le auto elettriche erano 6.000-60.000 l'anno ci si poteva anche stare ma se arriviamo a milioni o centinaia di migliaia probabilmente l'effetto sul bilancio dello Stato ce l'hanno. L'auto elettrica, secondo il ministro, resta un "obiettivo da raggiungere", ma è del parere che si dovrebbe dare spazio anche alle auto "non totalmente elettriche" e all'uso di veicoli "che di fatto abbattono le emissioni usando biocarburanti e biometano". "L'industria - aggiunge - deve vendere a un prezzo possibile. E onestamente l'auto elettrica in questo momento è fatta solo per i ricchi".

Ma come stanno davvero le cose in Italia? L'auto elettrica è davvero un qualcosa che oggi possono permettersi soltanto le persone agiate? Al momento la risposta tende in maniera ampia verso il sì. I prezzi dei veicoli Ev, seguendo un trend globale inaugurato da Tesla e seguito dai principali concorrenti, stanno scendendo ma non sono ancora alla portata delle tasche della maggior parte dei consumatori. Sul mercato italiano esistono modelli con un prezzo di listino che parte dai 20mila euro (la più economica è l'ultima l'ultima arrivata DR 1.0 EV che costa 25.900 euro ma con gli incentivi può essere acquistata a 19.900 euro), per arrivare agli oltre 30mila euro richiesti per utilitarie di segmento medio.

Attualmente i fondi dell'Ecobonus sono ancora ampiamente disponibili per l'acquisto di vetture elettriche ed elettrificate, mentre sono andati esauriti per l'acquisto di auto a basse emissioni a benzina e diese. Dal 2030, per volontà dell'Unione europea, gli incentivi sulle auto elettriche saranno eliminati poiché le previsioni prevedono che per allora i prezzi di questo tipo di vetture si saranno abbassati e stabilizzati.

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