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Giovedì, 25 Aprile 2024
Auto e moto

Tesla Semi: la prossima scommessa di Elon Musk è un camion

800 chilometri con una ricarica e un'aerodinamica senza eguali. Il camion del futuro arriverà nel 2019

Elon Musk ha annunciato il prossimo veicolo del futuro. Non sarà una citycar o la supercar Roadster a debuttare per prima, ma un truck, Semi, nel 2019. Un nome che dallo slang americano rimanda ad “autoarticolato, TIR”. 

Un po’ camion tradizionale, un po’ treno ad alta velocità: il frontale è allungato e stretto, per garantire forme più aerodinamiche fuori e più spazio all’interno. Proprio come sui treni, il sedile del guidatore è collocato al centro, per avere una visuale più completa della strada e consentire la messa in opera di un’unica versione, sia per i paesi con guida a destra che a sinistra. Disponibile nella parte posteriore anche il sedile per un passeggero. 

Gli interni di Semi 

Il cruscotto è minimale. La costruzione di due grandi touchscreen ai lati del volante è la soluzione escogitata da Tesla: in questo modo si può tenere sotto controllo la velocità, la distanza, ma anche lo stato dei motori e delle batterie. Ovviamente anche il percorso che si sta effettuando tramite il navigatore e le immagini riprese dalle videocamere, qui montate sugli specchi retrovisori e sotto il parabrezza: Semi, infatti, avrà il pilota automatico, utile per accostare autonomamente in caso di malore dell’autista, ma anche per organizzare convogli di camion. 

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Le prestazioni di Semi 

Il propulsore è composto da quattro motori elettrici indipendenti, collegati alle 4 ruote posteriori della motrice. Le batterie sono collocate nella parte inferiore della cabina: il baricentro basso, rispetto alla normalità, permette di diminuire il rischio di ribaltamenti. Inoltre, la potenza diretta alle ruote permette di triplicare le performance: Musck garantisce uno scatto da 0 a 100 chilometri orari in poco più di 5 secondi se il tir è vuoto, in 20 secondi invece se a pieno carico. L’autonomia? Tra i 500 e gli 800 chilometri con una sola ricarica, con la consapevolezza che le colonnine super veloci del marchio, le “Supercharger”, permettono di fare un pieno in 30 minuti, ovvero nel tempo di pausa che le leggi statunitensi impongono a chi guida. 

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Calcoli e risparmi 

Secondo Tesla, il Semi, paragonato ad un camion diesel di uguale potenza, potrebbe far risparmiare 200mila dollari di gasolio all’anno: un risparmio tale da poter ripagare l’intero mezzo in un paio di anni. Sarà proprio così come dice? Il progetto molto ambizioso ha messo all’erta parecchi analisti. Il boom della Model 3, ad esempio, che ancora prima di essere messa in vendita aveva raggiunto 500 mila ordini con 1000 euro di anticipo ciascuno, è stato un successo mediatico… ma l’azienda con soli 14 anni di vita alle spalle ha avuto ritardi e contrattempi per passare dal progetto alla messa in produzione. Ad ogni modo, se Tesla non riuscisse a mantenere la promessa di mettere in commercio Semi nel 2019 ci sarebbe comunque un grande vantaggio competitivo: Daimler da poco ha iniziato ad esplorare la produzione di camion ibridi o completamente elettrici. La domanda è destinata ad aumentare rapidamente nel corso dei prossimi anni. I diesel consumano molto, hanno elevati costi di manutenzione e subiscono ricorrenti limitazioni al traffico, perché inquinano troppo e sono rumorosi. Questa situazione stagnante potrebbe finire al più presto proprio grazie al rilancio avveniristico di Tesla nel settore. 

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