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Venerdì, 29 Marzo 2024
Occhio alle scadenze

Bollo auto: quando va pagato e chi ha diritto all'esenzione

Tutto quello che c'è da sapere sul bollo auto: scadenze, le modalità di pagamento e automobilisti che hanno diritto all'esenzione

Terminate le proroghe delle scadenze e le sospensioni momentanee accordate dalle amministrazioni locali nel 2020 e 2021 in virtù del contesto pandemico, il pagamento del bollo auto, la tassa di proprietà sull’automobile sulla cui abolizione si discute da anni senza giungere a una conclusione, torna con le normali scadenze. 

Scadenza Bollo auto 2022: entro quando va pagato

Trattandosi di un tributo la cui riscossione è affidata alle regioni, dopo lo scoppio della pandemia, nel 2020 e nel 2021 la scadenza del bollo auto è stata prororgata con tempi e modalità diversi per ogni amministrazione, ma dal 1° gennaio 2022 sono tornate in vigore le tempistiche di rinnovo normali, entro l’ultimo giorno del mese successivo (ad esempio, se il bollo è scaduto a dicembre 2021 può essere pagato senza mora dal 1° al 31 gennaio 2022)

Bollo auto 2022: come e dove pagarlo

Uno dei modi più efficaci per conoscere a quanto ammonta l'importo del bollo auto da pagare è utilizzare l'apposito sistema presente sul sito dell’ACI che permette di calcolare con esattezza la somma dovuta. 

Nel caso vi stiate chiedendo come pagare il bollo auto, dovete sapere che questo tributo può essere versato secondo diverse modalità. Si può scegliere di pagare tranquillamente da casa attraverso il proprio servizio di home banking, il sito di Poste Italiane, l'app IO o il servizio pagoBollo sul sito dell'Aci. In alternativa ci si può recare in tabaccheria e nei punti vendita Sisal e Lottomatica. Il bollo è pagabile anche presso gli sportelli ACI, gli uffici di Poste Italiane. Si può pagare anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate o in una qualsiasi agenzia di pratiche auto, col sistema PagoPa.

Bollo auto 2022: cosa rischia chi non paga

In caso di mancato pagamento del bollo è prevista una sanzione amministrativa pari al 4,29% se il saldo avviene entro 12 mesi o del 5% se il tributo viene versato oltre i 2 anni dalla scadenza. Chi non paga la tassa automobilistica per 3 anni di fila, invece, rischia la cancellazione della propria vettura dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) con annesso ritiro di carta di circolazione e targa della vettura.

Una novità di quest'anno è che il governo è intervenuto disponendo la "rottamazione" delle cartelle esattoriali relative al mancato pagamento del bollo auto. Dal 20 agosto 2021 vengono cancellate le cartelle esattoriali emesse tra il 1° gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2010 purché l’importo delle stesse sia inferiore a 5.000 euro (comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni). Il periodo di 10 anni decorre dal momento in cui è stata notificata la cartella esattoriale e per aderire alla rottamazione è requisito fondamentale aver dichiarato un reddito massimo di 30.000 euro per l’anno fiscale 2019. In presenza di queste condizioni, la cancellazione del debito avverrà in automatico da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Bollo auto 2022: chi ha diritto all'esenzione

Il bollo auto è una tassa che non deve essere pagata da tutti, sono infatti presenti alcune categorie che hanno diritto all'esenzione. È il caso di chi è possessore di un veicolo adibito al trasporto di persone con disabilità ed usufruisce dei benefici della Legge 104, ma anche di chi ha acquista un’auto elettrica, gode dell'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. Alla fine di questo periodo, per gli autoveicoli elettrici si deve corrispondere una tassa pari ad un quarto dell'importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina, mentre per i motocicli ed i ciclomotori la tassa automobilistica deve essere corrisposta per intero.

I veicoli storici ultratrentennali sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica. L'esenzione è automatica e non occorre quindi presentare alcuna domanda (non è neppure necessario che siano iscritti in un registro storico). Tuttavia, se un veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria di 30,00 euro per gli autoveicoli e 20,00 per i motoveicoli.

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