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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Honda conferma: 11 morti legate all'airbag difettoso Takata

L'azienda nipponica conferma i decessi correlati al malfunzionamento del sistema di sicurezza prodotto da Takata, che adesso rischia la bancarotta

Nella giornata di lunedì Honda Motor Co. ha confermato che 11 morti avvenute negli Stati Uniti in cui è coinvolto uno dei suoi modelli, sono legate ad un malfunzionamento della pompa dell'airbag Takata Corp modello 7312.T. A livello mondiale, per ora, i casi di morte accertati legati a questa falla del dispositivo di sicurezza sembrano essere in totale 17, mentre i feriti ammonterebbero ad oltre un centinaio. 

Si tratta di uno dei più grossi difetti di fabbricazione della storia: basti pensare che ha condotto al più ampio recall di sicurezza di sempre. Una circostanza che, lo scorso mese, ha portato Takata a iniziare le procedure per proteggersi dal rischio di bancarotta. È stato infatti accertato che le pompe dell'airbag Takata, al momento dell'impatto, possono esplodere con eccessiva forza rilasciando schegge metalliche all'interno dell'abitacolo di auto e autocarri. 

L'Honda Accord, ad esempio, è parte del gruppo di oltre 300.000 modelli equipaggiati con airbag potenzialmente rischiosi richiamati dal colosso nipponico. Honda ha affermato che i proprietari dei veicoli hanno ricevuto almeno 12 avvisi di recall, senza tuttavia mai prestarvi attenzione. 

Lo scorso anno, l'NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) americano ha intimato ai proprietari dei veicoli difettosi di non guidare più le loro auto potenzialmente pericolose fin quando il difetto non fosse stato aggiustato. Lo stesso organismo ha affermato che la Acura del 2001-2003 ha il 50% di probabilità di montare un airbag difettoso in caso di incidente. 

Delle morti correlate alla pompa Takata, ben 16 sono avvenute su veicoli Honda dal Maggio 2009, incluse cinque in Malesia in cui si utilizzava un altro tipo di pompa Takata, mentre un'altra morte dovuta alla stessa causa è stata registrata su una Ford in South Carolina a dicembre 2015. Un giudice federale di Detroit, lunedì ha affermato di avere intenzione di affidare il caso al professore di legge Eric. D. Green per sovrintendere i 975 milioni di dollari americani di risarcimento per i familiari delle vittime del difetto takata. 

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