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Sabato, 20 Aprile 2024
Monopattini pericolosi

Monopattini elettrici, cambiano le regole: dove possono circolare

Pratici ed ecologici, i monopattini elettrici semplificano la vita nel traffico ma se guidati impropriamente costituiscono anche un rischio per la sicurezza stradale: guida al corretto utilizzo

Il numero di monopattini elettrici e mezzi di micromobilità è in costante crescita nelle città di tutto il mondo, e quelle italiane non fanno di certo eccezione. 

Dietro la costante diffusione di questi mezzi che fanno parte della cosidetta "mobilità dell'ultimo miglio", vi sono più fattori. Quello di maggior rilievo è sicuramente la maggiore agilità che essi garantiscono nel traffico rispetto ad auto, moto e mezzi di trasporto pubblico, che si traduce in un risparmio di carburante, tempo e fatica.

Tra le altre ragioni che concorrono a questo sviluppo che a tratti pare incontrollato, vi sono anche altre motivazioni come una maggiore attenzione ai temi legati alla sostenibilità ambientale e le nuove esigenze dettate in materia di spostamenti dall'emergenza sanitaria in atto a livello globale.

Monopattini: problemi principali e rischi

Nella maggior parte dei centri abitati i monopattini elettrici - che per legge possono essere guidati a partire dai 14 anni di età e possono trasportare una sola persona - sono spuntati come funghi, siano essi appartenenti a provider di servizi di sharing che dispongono di intere flotte con mezzi disseminati per la città, o semplici mezzi di proprietà di privati cittadini.

L'improvviso aumento dei monopattini sulle strade italiane in un primo momento è stato accolto dalla popolazione con un mix di curiosità e perplessità, ma col passare del tempo sono iniziate le polemiche e si è alimentato un diffuso malcontento da parte di pedoni e automobilisti nei confronti degli utilizzatori. Le preoccupazioni della gente, come è facile immaginare, sono legate principalmente alla sicurezza e al rispetto delle norme del Codice della Strada.

Molti utilizzatori di monopattini elettrici, infatti, non adottano questi mezzi nel rispetto delle normative e si producono in comportamenti che finiscono col mettere a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri. I comportamenti scorretti più diffusi sono la guida (spesso ad altà velocità nonostante i limitatori elettronici) su marciapiedi e zone pedonali, il procedere controsenso, il mancato rispetto dei semafori o il trasporto di un secondo passeggero, assolutamente vietato.

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L'uso dei monopattini elettrici è consentito su strade urbane con limite di 50 km/h, aree pedonali a condizione che non arrechino pregiudizio alla circolazione dei pedoni, percorsi pedonali e ciclabili, corsie ciclabili, strade a priorità ciclabile, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata. Recentemente sono cambiate le regole per la circolazione di questi mezzi fuori dai centri abitati: ora, infatti, i monopattini elettrici possono circolare esclusivamente sulle piste ciclabili o su percorsi riservati alle biciclette. La norma, introdotta nel decreto legge di proroga termini nel corso dell'esame nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera - spiega una nota del Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili -, chiarisce le modalità di circolazione di questi mezzi di "mobilità dolce". La disposizione precedente, invece, prevedeva la possibilità di utilizzare i monopattini dovunque fosse consentita la circolazione delle biciclette e, dunque, anche nelle strade extraurbane.

Un altro grosso problema, che riguarda principalmente i servizi di sharing è rappresentato dal parcheggio dei mezzi che una volta terminato l'uso vengono abbandonati in sosta nei luoghi più disparati diventando a tutti gli effetti delle barriere architettoniche per persone portatrici di handicap o non vedenti o risultando d'intralcio per il traffico o per la sosta dei veicoli.

Monopattini e sicurezza: dove si può migliorare

Oggi un freno importante all'utilizzo in sicurezza dei mezzi di micromobilità è l'assenza di infrastrutture dedicate, quindi più piste ciclabili, apposite aree dedicate al parcheggi, zone 30 e più in generale aree a velocità limitata che garantirebbero più sicurezza. Nuova normativa ha previsto riduzione velocità da 25 a 20 km/h, nuovi mezzi devono avere frecce e doppio freno. 

Alcune società di sharing come Link hanno dotato i propri monopattini elettrici del Pedestrian Defense, un dispositivo che permette di monitorare la guida dell'utente e correggerla in tempo reale, intervenendo in caso vengano rilevate infrazioni comuni come la guida su marciapiede o contromano o una conduzione del mezzo a zig zag. Questo dispositivo funziona grazie a un GPS molto più preciso di quelli attualmente in uso sul mercato, triangolazione di dati con accelerazione, velocità, rotazione.

Arrestare o impedire la circolazione di monopattini elettrici, segway e altri veicoli di micromobilità sembra ormai impossibile ma al tempo stesso appare imprescindibile un'ulteriore regolamentazione rispetto a quella già in vigore che deve andare di pari passo a un'evoluzione dei dispositivi di sicurezza a bordo dei monopattini.

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