Bonus fino a 4000 euro se acquisti un'auto nuova e rottami un usato di 10 anni

2.000 euro di bonus più un ulteriore sconto di 2.000 euro a tutti coloro che nel 2019 compreranno una nuova auto, rottamando al tempo stesso un usato di oltre 10 anni. Una grande occasione a costo zero con gli ulteriori effetti positivi di creare un aumento del gettito per l'Erario e sulla crescita del Pil.  La proposta al Governo arriva dal Centro Studi Promotor, direttamente dalla conferenza stampa tenutasi oggi a Milano su ''La situazione e le prospettive dell'economia e del mercato automobilistico italiano''.

Il precedente positivo del 1997

L'idea sopracitata prende le mosse dai primi incentivi alla rottamazione che entrarono in vigore nel 1997 e che ottennero ottimi risultati senza oneri per lo Stato, poiché l'aumento del gettito Iva e delle tasse di immatricolazioni sulle auto vendute in più, fu utile a coprire completamente il costo dell'erogazione del bonus, lasciando all'Erario un maggior gettito netto di 1.400 miliardi di lire (723 milioni di euro). La politica di incentivi, allora, ebbe l'effetto di generare un importante contributo alla crescita del Pil, certificato dalla Banca d'Italia che sul suo Bollettino Economico N.30 del Febbraio 1998 scrisse testualmente ''la domanda di autoveicoli, sospinta dagli incentivi pubblici alla rottamazione, ha contribuito in modo significativo all'espansione dell'attività economica nel corso del 1997. Il contributo all'aumento del Pil può essere stimato intorno a 0,4% punti percentuali.''

Un aiuto per gli automobilisti a basso reddito

Qualora la proposta di Centro Studi Promotor per il 2019 fosse accolta, il recupero del bonus a carico dello Stato (2.000 euro) sarebbe ampiamente garantito: oggi, infatti, secondo l'Unrae (Unione nazionale rivenditori autoveicoli esteri), il prezzo medio per l'acquisizione di un'autovettura è di 21.020 euro di cui 3.790 di Iva. "La nostra proposta - ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - non è motivata dall'esigenza di sostenere le vendite di autovetture perché il mercato dell'auto pur non avendo ancora raggiunto il livello fisiologico gode di discreta salute. La nostra proposta è motivata dall'esigenza di supportare gli automobilisti, spesso a basso reddito, che possiedono una vettura di oltre 10 anni di anzianità e che hanno necessità di sostituirla per evitare le limitazioni al traffico imposte per motivi ambientali".