"La targa dell'auto diventerà portabile"
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, lo ha annunciato oggi al Senato, senza però aggiungere ulteriori particolari
C'è una rivoluzione in vista per gli automobilisti, soprattutto per coloro che comprano o mettono in vendita un'auto usata. O meglio, ci sarebbe. "La portabilità della targa, quando si cambia auto, sarà presto realtà". Lo ha assicurato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, nel suo intervento di stamattina al Senato, durante il dibattito sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Targa portabile per chi compra o vende un'auto usata
Al termine del suo discorso, il ministro dei Trasporti ha dato "la notizia di una importantissima misura che porterà a breve un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini: ossia la portabilità della targa quando si cambia auto. Si tratta di una di quelle innovazioni che avvicinano il mio ministero alla vita di tutti e di cui vado fiero". Stessa targa se si cambia auto, insomma, un po' come avviene per la portabilità del numero telefonico. Toninelli non ha aggiunto ulteriori particolari. Staremo a vedere se e quando questa misura si concretizzerà.
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Toninelli si trovava a Palazzo Madama per intervenire in difesa del proprio operato rispetto alle mozioni di sfiducia nei suoi confronti presentate da Pd e Forza Italia. E ha parlato anche dei pedaggi autostradali: "All'inizio dell'anno, per la prima volta, abbiamo bloccato l'aumento dei pedaggi autostradali sul 90% circa della rete: non era mai successo. Nel frattempo, abbiamo messo una norma nel decreto Genova che consentirà all'Autorità di regolazione dei trasporti di limitare, in futuro, gli aumenti delle tariffe autostradali che potranno addirittura scendere. Ebbene sì, sottolineo scendere. Fatto mai accaduto in passato".
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Ripercorrendo il suo mandato, il ministro ha puntato sulla scelta di ridiscutere la Tav, "un dovere assunto dal Governo in Parlamento fin dalla sua nascita e ribadito testualmente attraverso due distinte mozioni: la prima, appena un mese fa, alla Camera dei Deputati e la seconda, solo due settimane fa, proprio qui al Senato della Repubblica. Ho agito in totale coerenza e trasparenza", ha detto a riguardo.
"Gli attacchi che mi sono stati rivolti, tutti concentrati sulla mia persona e casualmente partiti quando abbiamo messo in discussione il sistema delle concessioni autostradali, rappresentano la miglior prova dell'inconsistenza degli argomenti usati contro il mio operato".
Aggiornamento ore 13.27 - Danilo Toninelli resta al suo posto, alla guida del ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Al Senato non passano, grazie a 159 voti contrari su 102 favorevoli e 19 astenuti, le mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni (Pd e FI) una a prima firma Marcucci (Pd) e l'altra a prima firma Bernini (Fi), che si soffermavano in particolare sulle presunte mancanze del ministro pentastellato nella gestione della vicenda dell'Alta Velocità Torino-Lione e ne chiedevano le dimissioni immediate.
Il ministro delle Infrastutture Danilo Toninelli in Senato durante la discussione delle mozioni di sfiducia nei suoi confronti, Roma 21 marzo 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI