Come Salvini vuole cambiare il codice della strada
Etilometro in auto, sanzioni più dure per droga, ergastolo della patente, stretta sui monopattini e via libera alle moto 125 in autostrada: il ministro delle infrastrutture e dei trasporti anticipa alcune delle novità contenute nel nuovo codice della strada
Dopo l'approvazione ricevuta dal consiglio dei ministri il testo del nuovo codice della strada è al vaglio del Parlamento, e la sua entrata in vigore dovrebbe avvenire entro la fine del 2023. "Il mio obiettivo è che venga approvato entro Natale, perché sotto l'albero di tanti ciclisti, motociclisti, automobilisti e camionisti ci siano regole aggiornate all'anno del Signore" ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, intervenuto all'evento inaugurale di Eicma a Rho MilanoFiera.
Sanzioni più severe per alcool e droga
Salvini ha ribadito l'inasprimento delle pene per chi si mette al volante in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: "Nel nuovo Codice della strada non toccheremo il tasso alcolemico: qualche bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare" ha detto "però, per i recidivi ricalcheremo il modello di alcuni Paesi europei. Prevediamo l'installazione a bordo delle vetture del sistema dell'alcol-lock".
"Prima sanzione: ritiro della patente per un periodo limitato. Secondo sanzione: posso ritirarti la patente in caso di morte fino a 30 anni e installo a bordo dell'autovettura l'alcol-lock, che inibisce l'accensione del motore" ha aggiunto Salvini. "Idem vale perché per chi risulta positivo al droga test. Ad oggi, incredibilmente se un agente della Stradale ti ferma e risulti positivo al droga test, è onere dell'agente di Pubblica Sicurezza dimostrare che tu sei in stato di alterazione, altrimenti saluti, ringrazi e te ne vai. Con le nuove norme, se risulti positivo al test mi fermo per i controlli, della patente ne riparliamo dopo un po' di tempo, perché ritengo che la vita umana sia più preziosa", ha detto il ministro.
Apertura ai 125 in autostrada
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione dell'inaugurazione dell'80ª edizione dell'Esposizione internazionale delle due ruote, ha parlato anche di come cambieranno le regole per moto, bici e monopattini con l'entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Salvini non ha escluso la possibilità che la circolazione in autostrada possa essere consentita anche ai ciclomotori di cilindrata 125 cc, laddove le condizioni di sicurezza lo consentano: "L'Italia è l'unico Paese in Europa che non permette alle moto 125 di entrare in autostrada e di viaggiare in autostrada. Se ci sono le condizioni sicurezza, perché impedirlo? Vediamo se riusciamo come emendamento al nuovo Codice della strada".
No a targa e assicurazione per le bici
Il ministro ha fornito rassicurazioni che faranno tirare un sospiro di sollievo a quanti temevano l'introduzione di oneri a carico delle biciclette: "Nel nuovo Codice della strada non ci sarà nessun onere a carico delle biciclette, al contrario di quanto qualcuno ha scritto. Quindi niente imposizione di targhe o assicurazioni per le bici, che continueranno a circolare come ora".
Stretta sui monopattini
Al contrario, verranno introdotte regole più stringenti per l'utilizzo dei monopattini: "Le imposizioni le ho richieste personalmente per i monopattini perché di averne che vanno a 50 km/h in autostrada non se ne può più - ha detto Salvini -. Fra Milano e Roma, non so quale situazione di maggior abbandono ci sia per i monopattini, buttati in mezzo alla strada, con tanti saluti per rampe per i disabili, per i passeggini, per gli anziani. Quindi, regole nuove per monopattini, che il Codice del '92 non poteva prevedere: non potranno andare in tangenziale, avranno la velocità limitata per norma e avranno un numero di matricola, per poter risalire al conducente che si rende protagonista di comportamenti irrispettosi verso gli altri".
Più sicurezza per i motociclisti
Salvini ha preannunciato anche numerosi interventi per aumentare la sicurezza dei motociclisti: "La moto è bellezza, ma dev'essere vissuta sempre più in sicurezza. Dai dati che abbiamo a disposizione nel 2022 abbiamo più di 1000 caduti tra moto e biciclette, e stiamo lavorando proprio per questo a un nuovo Codice della Strada".
In particolare gli interventi dovrebbero interessare la messa in sicurezza di elementi come i guardrail che in alcune occasioni possono costituire un grande pericolo per coloro che viaggiano su due ruote: "Stiamo lavorando, spero già per settimana prossima, su fondi di alcune decine di milioni di euro stanziati ma non sempre spesi per la messa in sicurezza delle due ruote. Penso, soprattutto per le moto, ai guardrail salvavita, che troppo spesso sono un problema nel problema per le due ruote. I soldi ci sono ed è fattibile, bisogna mettersi d'accordo con gli amministratori locali e parlare con le associazioni di categoria".
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