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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sicurezza

Dieselgate: 800 milioni di multa ad Audi. Opel pronta a fare ricorso

Il gruppo Volkswagen ha dichiarato chiusa la questione accettando di pagare una multa salata. Opel, invece, professa la propria estraneità ai fatti contestati

A partire dal 2015 diverse case automobilistiche sono state interessate da uno scandalo legato alle emissioni dei propri motori a diesel (rinominato Dieselgate), con l’accusa di aver “aggiustato” i valori dei propri veicoli per aggirare i controlli.

Questa faccenda è costata cara in particolare al gruppo Volkswagen che ha pagato una sanzione da quasi un miliardo di dollari, oltre ai soldi spesi per i recall aziendali delle auto. Per il gruppo automobilistico di Wolfsuburg i guai non sono finiti in quanto Audi AG, parte della famiglia Volkswagen dovrà pagare una sanzione da 800 milioni di euro imposta dalla Procura di Monaco di Baviera. Il pagamento di questa multa dovrebbe porre la parola fine a questo scandalo, che è già costato il posto al CEO della casa dei quattro anelli.

Opel respinge le accuse

Diversa la posizione di Opel, altro costruttore tedesco, oggi parte di Groupe PSA, che rigetta l’accusa di utilizzare impianti di manipolazione (defeat device). “I veicoli Opel – fanno sapere dall’ufficio stampa - rispettano le normative vigenti, come Opel ha affermato con chiarezza di fronte al Kraftfahrtbundesamt (KBA – Motorizzazione federale) durante l’udienza in corso. Il procedimento non si è ancora concluso, ma le ragioni del suo ritardo non possono essere imputate a Opel. Se si dovesse giungere all’emissione di un’ordinanza, Opel adirà le vie legali per difendersi”.

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