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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A che punto è il programma di guida autonoma di Tesla

Durante l'AI Day, Musk e gli ingegneri Tesla hanno presentato le novità del programma Autopilot, che potrebbe arrivare entro fine 2022

Nei giorni scorsi si è tenuto l’AI Day di Tesla, in cui la compagnia fondata da Elon Musk, ha fatto il punto sui progetti che sta sviluppando, a partire dal robot umanoide Optimus, fino al programma di guida autonoma. Del robot che l’azienda intende produrre in serie in milioni di pezzi, rendendolo disponibile per una cifra attorno ai 20mila dollari, ce ne siamo già occupati, ora vogliamo rivolgere l’attenzione al programma Autopilot.

I robot di Tesla che sostituiranno gli operai

Tesla lavora da anni sul software per la guida autonoma, e in quest'arco di tempo ha dovuto scontrarsi con diverse problematiche. La prima versione di Autopilot risale al 2016, mentre nel 2019 è iniziato il progetto FSD (Full Self Driving) con Elon Musk, che in maniera oltremodo ottimista annunciò che entro il 2020 sarebbe già stata operativa una flotta di robotaxi Tesla negli USA. Come in molti già sanno, alla fine non è andata così, poiché la complessità di un software del genere, senza l’utilizzo di un Lidar e di mappe di precisione, è incredibilmente elevata. Tesla, però, nonostante le difficoltà non ha accantonato il progetto e ha rifondato da zero il suo team di sviluppo, dedicandosi alla creazione di un'infrastruttura software e hardware per risolvere il “problema della visione”.

In un paio d'anni i ricercatori e gli ingegneri Tesla hanno sviluppato Dojo, un supercomputer (ancora in fase di completamento) che permette di velocizzare in maniera esponenziale il tempo di apprendimento delle reti neurali, e consente di processare i miliardi di video prodotti quotidianamente dalle Tesla in circolazione. Grazie a Dojo, la vettura riconosce il mondo intorno e decide in autonomia la traiettoria migliore da seguire.

I progressi compiuti rispetto a un paio d'anni fa sono enormi: nel 2021 c'erano circa 2000 beta tester, oggi se ne contano oltre 160mila. Entro la fine dell’anno il software potrebbe essere rilasciato a tutti gli utenti Tesla che ne faranno richiesta. Restano da risolvere alcuni vincoli legislativi e da dimostrare concretamente che allo stato attuale, il software è già più sicuro rispetto alla guida umana.

Con lo sdoganamento della guida autonoma, è concreta la possibilità che si apra un mercato completamente nuovo e redditizio, ovvero il trasporto come servizio. In tal senso, Tesla è parecchio avanti rispetto alla concorrenza, poiché le altre aziende impegnate nello sviluppo di programmi di guida autonoma, hanno puntato sulla costosa tecnologia Lidar, basando i propri software su mappe di precisione che però richiedono continui aggiornamenti e sono fruibili esclusivamente in determinate zone geografiche.

Tesla, al contrario, ha puntato esclusivamente sulle telecamere, adottando una strategia che gli consentirà di esportare la guida autonoma a livello globale, con costi sensibilmente più contenuti. Inoltre grazie al sistema di telecamere che permette di interagire con il mondo circostante, Tesla sta ricavando anche una parte fondamentale dell'intelligenza artificiale dei robot umanoidi.

Proprio in virtù dei progressi fatti nell'utilizzo combinato di telecamere e intelligenza artificiale nelle sue funzioni di sicurezza e assistenza alla guida, lo scorso martedì Tesla ha dichiarato che rimuoverà i sensori a ultrasuoni dai suoi veicoli a partire dal mese di ottobre. Attualmente i veicoli Tesla sono dotati di 12 sensori a ultrasuoni sui paraurti anteriore e posteriore e i sensori sonori a corto raggio sono utilizzati principalmente nelle applicazioni di parcheggio e per rilevare oggetti vicini.

Tesla ha affermato che rimuoverà i sensori a ultrasuoni dalla Model 3 e dalla Model Y a livello globale nei prossimi mesi, e lo stesso avverrà su Model S e Model X nel 2023. La transizione limiterà temporaneamente le funzioni di parcheggio automatizzato, ma non influirà sulle valutazioni di sicurezza in caso di incidente, ha osservato Tesla.

Tesla, già dall'anno scorso, aveva iniziato a eliminare i sensori radar a causa della carenza globale di chip. Secondo Elon Musk Tesla può raggiungere la piena autonomia nella guida solo con le telecamere. Resta però da vincere la sfida col crescente controllo normativo, legale e pubblico sul suo sistema di pilota automatico a seguito di arresti anomali e incidenti anche mortali che si sono verificati in questi anni di sviluppo.

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