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Martedì, 16 Aprile 2024
nuove regole

A giugno entra in vigore il VBER: è la fine delle concessionarie auto?

Con l'entrata in vigore del Vertical Block Exemption Regulation voluto dalla Commissione Europea cambierà il modo in cui si acquistano le auto. I consumatori dovrebbero trarne vantaggio, ma sarà davvero così?

Per l’industria automotive è un periodo di grandi cambiamenti e nuove sfide, imposti in parte dalla transizione energetica e in parte dalla pandemia.

In un contesto già abbastanza complesso, altri fattori aggiuntivi come la crisi di chip e semiconduttori e il conflitto russo-ucraino, hanno avuto un ulteriore impatto negativo sui processi produttivi e sulle vendite delle case automobilistiche.

E non è tutto, perché presto il settore potrebbe subire un ulteriore scossone con l’entrata in vigore di alcune norme recentemente emanate dalla Commissione Europea, note con l’acronimo VBER (Vertical Block Exemption Regulation). Con questo nome viene indicato un regolamento che dalla sua entrata in vigore a giugno 2022 modificherà le tradizionali modalità di vendita e di acquisto delle automobili.

Cos'è il Vertical Block Exemption Regulation (VBER)

Il Vertical Block Exemption Regulation è un regolamento che è stato pensato per tutelare la concorrenza in alcuni settori commerciali. Uno di questi è appunto l'automotive. Nel settore della distribuzione delle automobili, attualmente vige un accordo in base al quale le case produttrici delegano ai concessionari di una determinata area la vendita dei propri prodotti. Tale pratica, a detta del legislatore, impedirebbe al cliente di scegliere liberamente il distributore presso il quale acquistare una nuova auto. La nascita del regolamento VBER è volta proprio ad evitare che ciò accada.

Una legge europea simile è la Block Exemption Rule, emanata nel 2010 ma la cui entrata in vigore è prevista a partire dal 2023, il cui scopo è di disciplinare la concorrenza nella "distribuzione, riparazione e manutenzione delle automobili". L'entrata in vigore del VBER, interesserà dunque sia i concessionari che i clienti, che potranno acquistare la propria auto con modalità diverse da quelle utilizzate attualmente.

Concessionarie auto: cosa cambia con il VBER

Come detto in precedenza, l'entrata in vigore del VBER dovrebbe determinare alcuni cambiamenti abbastanza radicali nel modo di acquistare le automobili. Le reti di vendita andranno nella direzione di una una duplice distribuzione: da un lato le case automobilistiche venderanno le auto direttamente attraverso i propri e-commerce, dall’altro verrà introdotta la figura dell'agente di vendita, che fungerà da alternativa al classico concessionario.

Nel contesto attuale le reti di distribuzione prevedono che siano i concessionari gli unici professionisti a cui è affidato il compito della vendita, e in quanto tali sono loro che rappresentano la casa madre nelle loro strutture commerciali. Dall'inizio di quest'estate, invece, le case automobilistiche potranno avvalersi anche di altri canali per la vendita ed è questo l'elemento di novità che dovrebbe andare a vantaggio dei potenziali clienti, anche se questo è ancora tutto da verificare. In questo scenario, le varie case potranno scegliere se vendere direttamente i loro veicoli sul web, senza intermediari, o delegare la vendita a professionisti indipendenti dalle concessionarie. Questa situazione potrebbe determinare una concorrenza diretta tra casa madre, concessionari e agenti. Probabile si vada anche verso la creazione di accordi con gli agenti a cui spetterà il compito di mostrare il mezzo ai clienti e organizzare eventuali test drive, nell'ottica di finalizzare la vendita.

VBER: va davvero a vantaggio dei consumatori?

La logica con cui è stato concepito il Vertical Block Exemption Regulation è volta a favorire il consumatore, consentendogli di acquistare un nuovo veicolo scegliendo il canale di vendita che più preferisce. L’entrata in vigore del VBER dovrebbe generare benefici per i potenziali acquirenti, visto che i minori costi di distribuzione dovrebbero contribuire ad abbassare anche il costo finale e in un regime concorrenziale, i prezzi dovrebbero tendere a livellarsi al ribasso. Ad ogni modo, se i prezzi saranno comunque fissati dalla casa madre e imposti all’agente, che di fatto sostituisce il concessionario, è concreto il rischio è che si vada a determinare una situazione molto simile a quella attuale.

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