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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Musica

Quanto se la tira Lazza: "La cosa che mi dà più fastidio è essere 'quello di Sanremo'"

L'uscita infelice del rapper nel podcast di Giacomo Poretti (che lo invita a non prendersi così seriamente)

29 anni, ben 3 album in studio e una spocchia da hit parade. Che Lazza sia bravo non ci sono dubbi - anche se come dice il proverbio "i cavalli vincenti si vedono all'arrivo" e lui ha ancora parecchia strada da fare (ed eventualmente polvere da far mangiare) essendo partito poco più di 5 anni fa sulla scena musicale - ma è innegabile anche quel 'pizzico' di tracotanza che non fa mai mancare durante le sue uscite pubbliche.

L'ultima qualche giorno fa a PoreTcast, il podcast di Giacomo Poretti che lo ha visto protagonista sulla poltrona dell'intervistato. Il rapper - ma anche producer (come ormai molti dei suoi giovani colleghi) - si è lamentato perché per strada viene riconosciuto come "quello di Sanremo". Un affronto insopportabile, effettivamente. Lazza, secondo classificato all'ultima edizione del Festival con la canzone "Cenere", che gli è valsa tre Dischi di Platino, evidentemente non manda giù la popolarità mainstream che lui stesso - partecipando a Sanremo, appunto - ha cercato. E ottenuto. E ricordiamo anche non solo quanto voleva vincere ma quanto era convinto che questo accadesse, ribadendolo con decisione in diverse interviste dopo che il sipario dell'Ariston si era chiuso. 

Adesso invece, quattro mesi dopo, eccolo pronto a snobbare la kermesse che lo ha fatto conoscere a un pubblico ancora più ampio rispetto a quello di teenager e "addicted" del genere a cui era abituato fino a poco meno di un anno fa. "Se devo dirti la roba che mi dà più fastidio di tutte, in questo momento, è essere 'quello lì di Sanremo', 'quello di Cenere'" ha detto senza peli sulla lingua al comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. A quel punto Poretti si è alzato e gli ha ironicamente dato la mano: "Piacere Tafazzi" ha detto, citando il suo personaggio cult diventato famoso nel '95 a "Mai dire goal". "Ti scambiano così? Ma perché?" ha chiesto Lazza e la risposta di Giacomo è stata una gran bella lezione di professionalità e umiltà: "Eh perché? Perché l'ho fatto". 

Non contento - ed evidentemente convinto sulle sue posizioni da artista indiscusso e indiscutibile - Lazza ha incalzato: "Una signora un giorno mi ha detto 'tu sei Cenere'... 'E tu sei una str***' le volevo dire". Una replica che dimostra come la gratitudine nei confronti di un'esperienza che gli ha dato tanto - e sotto più punti di vista - ma soprattutto quella nei confronti di chi lo ha conosciuto così per la prima volta, viene tristemente a mancare, facendo spazio a un "lei non sa chi sono io" di cui si farebbe volentieri a meno. Soprattutto quando a pensarlo, o ancora peggio a pronunciarlo, sono artisti under 30 che hanno più strada davanti da fare che quella dietro da ricordare. E se qualcuno per strada li riconosce come "quelli di" qualcosa, dovrebbero soltanto ringraziare. 

@giacomoporettiufficiale ?PoreTcast? Ep.8 @Lazza is on fire!? Fuori ora sul canale YouTube “PoreTcast” e su Spotify!? #poretcast #giacomoporetti #lazza #thelazzinho #podcast ? suono originale - Giacomo Poretti
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