Vasco Rossi dice no alla guerra: il tour dopo la pandemia è un trionfo
L'ultima data di Torino, sold-out con 40.000 spettatori, corona l’atteso ritorno live del rocker di Zocca
Una grande serata allo Stadio Olimpico Grande Torino. Vasco Rossi con il concerto di giovedì 30 giugno allo stadio Olimpico Grande Torino chiude alla grande il suo tour. La data torinese, sold-out con 40.000 spettatori, era l’undicesima e ultima di questa attesissima estate di concerti. Dopo i rinvii causati dalla pandemia, la grande voglia di musica e di divertimento si è tradotta nei numeri e nell’energia sprigionata live dal rocker di Zocca.
“Sono felice di averli incontrati, guardati negli occhi e incoraggiati. Mi sono mancati molto, è stato uno straordinario bagno di folla di cui avevamo proprio bisogno”, aveva scritto Vasco su Facebook a poche ore del concerto, commentando le 11 date tutte sold-out per un totale di oltre 701.000 biglietti, “comprati tre anni fa e gelosamente custoditi o acquistati nel giro di poche ore a novembre 2021”.
Il concerto a Torino è stata intenso e ricco di sorprese. Vasco ha aperto il concerto poco dopo le 21 e ha cantato per 2 ore e mezza, 27 canzoni in scaletta, affiancato dalla sua affiatatissima band composta da: Stef Burns (chitarra), Vince Pastano (chitarra, cori, direttore musicale), Andrea Torresani (basso), Claudio Golinelli (basso), guest star Alberto Rocchetti (tastiere, piano, cori), Frank Nemola (cori, tastiere, programmazione), Beatrice Antolini (cori, percussioni, piano), Matt Laug (batteria), Andrea Ferrario (sax), Tiziano Bianchi (tromba), Roberto Solimando (trombone), Mix e Mastering Andrea “Kors” Corsellini.
Vasco ha aperto la serata con il suo “XI comandamento”, il suo nuovo singolo che è uno sguardo disincatato verso il futuro, ma anche un invito a sotterrare l'odio per il bene comune. Così “L’uomo più semplice” ha preso in mano la serata, riportando immediatamente tutti alle estati spensierate di “Ti prendo e ti porto via”.
La magia di "Senza parole" precede il tuffo negli anni 80' con 'Amore aiuto' e 'Muoviti'. Arriva in quel momento la grande sorpresa della serata con Don Ciotti, il che, dopo l’incontro tra i due a pranzo, sale sul palco. “Devo salutare una persona eccezionale che mi ha fatto il piacere questa sera di venire ad ascoltare il concerto, Luigi Don Ciotti”, che viene accolto da un grande applauso. “Vi prego, impegniamoci tutti per la pace. Impegniamoci per la pace, la prima vittima della guerra è la verità e la prima vittoriosa è l’industria delle armi che dobbiamo sconfiggere. W la pace”.
Vasco saluta anche Pif, presente in prima fila, poi riprende a cantare, continuando a esprimere in musica il suo no alla guerra e la sua idea d’amore e di libertà. “La pioggia alla domenica” diventa perfetta per trovare “Un senso” alla serata, dove non mancano brani iconici come “C’è chi dice no”, “Gli spari sopra”, “Rewind e siamo solo noi”.
Il gran finale con “Vita spericolata” e “Alba chiara”. “Eh già” Vasco è ancora qua. Saluta Torino con un arrivederci, dopo anni di assenza la sensazione è che tornerà presto.
Scaletta Vasco Rossi 2022
- Intro
- XI Comandamento
- L'uomo più sempice
- Se ti potessi dire
- Senza parole
- Amore aiuto
- Muoviti
- La pioggia alla domenica
- Un senso
- L'amore l'amore
- Interludio
- Tu ce l'ha con me
- Gli spari sopra
- Stupendo
- Siamo soli
- Una canzone d'amore buttata via
- Ti taglio la gola
- Rewind
- Eh già
- Siamo qui
- Sballi ravvicinati
- Toffee
- Sally
- Siamo solo noi
- Vita spericolata
- Canzone/Albachiara