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Martedì, 16 Aprile 2024

L'editoriale

Anna Dazzan

Giornalista

Ero donna ieri e lo sono anche oggi

Ero donna ieri e, pensate un po’, lo sono anche oggi. Sono donna quando ho le mestruazioni, che mi ricordo ancora la prima volta che qualcuno mi disse “sei diventata signorina” e io “perché finora, che ero?”. Ma sono donna anche quando non le ho. Sono donna quando esco in pigiama, ché io un pigiama vero non ce l’ho e dormo in tuta e ci sono volte che persino i jeans mi paiono una violenza all’agio e allora esco di casa così, con la tuta della notte. Sono donna anche quando ho la ricrescita perché a depilarsi con regolarità, diamine, io non ci sto dietro e sono donna pure quando non mi trucco, non mi pettino, non metto la crema idratante, quando guardo lo sport in tv sbracata sul divano bevendo la birra dalla bottiglia e rutto.

Sono donna quando non vengo presa sul serio al lavoro e quando mi accorgo che la casa è sporca e in disordine e il frigo è vuoto. Sono donna quando vengo molestata al buio di un sottopasso e quando subisco le battutine ammiccanti di maschi arroganti, stupidi e limitati. Sono donna quando vado da sola in osteria a parlare di calcio e politica e sono donna quando sto zitta perché non conosco abbastanza un argomento. E sono donna quando calzo le mie scarpe tacco 12 che, diciamocela tutta, mi fanno diventare obiettivamente più figa ma chi no, con 12 centimetri in più di stacco coscia.

Sono donna quando al lavoro mi dicono che sono brava perché sono brava, quando mi commuovo per un film, una canzone o un crepuscolo perfetto, sono donna quando mi trucco e mi pettino, quando cucino bene e riordino e quando sorrido e vengono fuori le zampe di gallina che ormai ho imparato a dire anch’io “rughe d’espressione”. Sono donna quando mi arrabbio per niente perché a volte il niente mi sembra enorme e sono donna quando mi sento sulle spalle il peso del mondo e penso che non ne valga la pena.

Sono donna quando il mio stipendio è più basso di quello dei miei colleghi e sono donna quando lavoro da un letto di ospedale per paura di non fatturare abbastanza. Sono donna quando pretendo da me cose che non ho perché credo che il mondo intero me le chieda anche se non è vero. Sono donna quando sento la mancanza di mio padre.

Sono donna quando mi sento troppo piccola, troppo ingenua, troppo debole, troppo brutta, troppo magra, troppo vecchia, troppo stupida. E sono donna quando mi sento forte, bella, equilibrata e intelligente. Sono donna perché mi ci sento, anche se mi sento prima di ogni altra cosa un essere umano. E, anche se cerco di far vedere tutto ciò senza vergogna alle mie figlie, sono donna non perché sono mamma, ma perché sono Anna. Ogni dannatissimo giorno.

Pupazzetti al posto delle vagine e sangue blu, ma le mestruazioni sono altro

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