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Martedì, 23 Aprile 2024

Proposte di lavoro

Fabrizio Gatti

Direttore editoriale per gli approfondimenti

Io, pilota di Airbus a 9mila euro al mese, ma ho solo la patente B

Alla vigilia delle vacanze di Natale, le compagnie aeree stanno già assumendo piloti per l'estate 2023. E questa, tra crisi, pandemia e guerra, è un'ottima notizia che fa sperare in un nuovo anno più sereno. La pessima notizia è che hanno proposto a me di fare il comandante sugli Airbus A320 di un'importante compagnia. E per i miei ipotetici passeggeri sarebbe un incubo: perché io ho soltanto la patente B e al massimo so andare in bicicletta, in kayak e in windsurf. Nulla, cioè, che si stacchi da terra.

Stamattina ho aperto la posta elettronica. E ho trovato l'invito di Contractair, la principale agenzia di collocamento internazionale per piloti. L'approccio piuttosto diretto dice così: “Fabrizio, stai cercando un nuovo incarico nell'industria aeronautica e ami vedere il mondo intorno a te da migliaia di metri di altezza? Allora fai progressi in carriera presentando domanda come comandante di A320 o come primo ufficiale”.

L'offerta di lavoro per comandanti e piloti

Siamo ormai entrati nell'era delle "vacant position": ci mancano medici, infermieri, camerieri, operai, bambini. E mancano pure i piloti. Abbiamo centinaia di migliaia di persone che bussano alle porte dell'Europa, ma non riusciamo a formare e qualificare un sufficiente numero di professionisti. Così le compagnie aeree, da anni ormai, si rivolgono ad agenzie di collocamento per arruolare personale da tutto il mondo.

Promosso capitano

Chi potrebbe avermi come comandante è l'incolpevole società greca Aegean, vincitrice del titolo secondo Tripadvisor – spiega l'offerta di assunzione – di “miglior compagnia regionale in Europa”. Ma come è potuto accadere che un semplice automobilista come me sia stato inserito in una selezione così delicata? La risposta che mi sono dato mette i brividi due volte.

L'offerta del 2008 come comandante per la compagnia Windjet-2

Qualche anno fa, nell'estate 2008, ispirandomi a Leonardo DiCaprio nel film “Prova a prendermi”, avevo superato la selezione di Contractair per un posto di comandante di A320 a 9.000 euro al mese. Ed ero arrivato fino alla soglia dell'esame finale, al simulatore di volo Alitalia a Fiumicino. Mi ero ritirato all'ultimo con una scusa, per evitare di essere scoperto. Ma più che superare la selezione, avevo semplicemente compilato dei documenti di volo banalmente scaricati da Internet. E avevo anche scoperto che, nonostante l'attacco terroristico dell'11 Settembre, la licenza Atpl, cioè la patente dei piloti, non richiedeva la foto del titolare.

Nemmeno io ero comunque convinto del risultato. Se non che, dopo tre giorni, una selezionatrice di Contractair mi chiama dall'Inghilterra e si rivolge a me con queste parole: “Captain Gatti?”.

La convocazione al simulatore di volo-2

Nonostante avessi pubblicato in un'inchiesta la mia storia di finto pilota, che fece molto clamore, mi cercarono ancora. Come comandante dei grandi Airbus A330 per la compagnia cinese Hainan Airlines (2016). Come primo ufficiale di A320 per l'africana Fastjet (2015). Come comandante o primo ufficiale per una non meglio precisata compagnia del Medio Oriente (2008). Tre anni fa non ho nemmeno risposto alla richiesta di aggiornare i miei documenti di volo. Visto che non ho nessun brevetto di pilota. Ma nemmeno questa grave negligenza è servita a escludermi dall'elenco dei comandanti di Airbus oggi in servizio in Europa.

Il caso Salme

Fin qui ci possiamo ridere sopra. Mesi dopo la mia inchiesta del 2008, mi scrive un istruttore, confermandomi la pericolosità di quello che avevo scoperto. Un suo collega primo ufficiale, che sognava di diventare comandante ed era sempre stato bocciato per manifesta incapacità, una volta andato in pensione in Italia aveva taroccato i documenti – sempre secondo la testimonianza – e si era fatto assumere in India: come comandante di voli intercontinentali.

Il simulatore di volo dell'A320 (foto Ansa)

Sembrava ancora incredibile. Poi, il 2 marzo 2010, il comandante svedese Thomas Salme venne arrestato all'aeroporto di Amsterdam. Quel giorno, dopo tredici anni di servizio e 750mila passeggeri trasportati in giro per il mondo, la polizia aveva scoperto che tutti i suoi documenti di volo erano finti. Non era mai stato addestrato. Né come comandante, né come pilota di linea.

Salme si era preparato da solo, praticamente giocando con il simulatore di volo di un centro di formazione svedese, dove un tecnico lo faceva entrare di nascosto. Lo scandalo ci toccò da vicino, perché la prima compagnia aerea a non accorgersi della falsità dei suoi documenti fu l'italiana Air One. Tanta bravura ai comandi venne ripagata con 14 giorni di cella, un processo e duemila euro di multa. E oggi Salme fa tutt'altro. Comunque, nonostante queste storie, quando serve io continuo a volare rilassato. I software che guidano gli aerei moderni sono infatti più efficienti degli umani. E per quanto riguarda il mio futuro di comandante, tranquilli, non risponderò all'offerta di lavoro.

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