rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024

Chiara Tadini

Responsabile redazione

Romagna Mia, non mollare

Un'alluvione senza precedenti, intere città ricoperte dall'acqua, già 13 morti, case distrutte, migliaia di persone che hanno perso tutto. Quello che è successo in Romagna, la mia Romagna, è una tragedia che non dovrebbe succedere in nessun posto al mondo, mai. Ma, per fortuna, è successo in Romagna. Cosa? Sono impazzita? Ma no, state tranquilli.

Sapete perché dico così? Perché la Romagna è quel luogo in cui, ai giornalisti inviati sul posto che domandano "Come state?", gli alluvionati che hanno appena visto la morte in faccia rispondono "Ah ciò (intercalare romagnolo intraducibile), è una tragedia, ma possiamo considerarci fortunati!". La Romagna è il parroco che, intervistato dalla Rai, dice in un italiano romagnolizzato "Noi abbiamo rimasto due cose: le braccia e gli amici". E poi, con un po' di timidezza, aggiunge "E anche il Signore, per chi crede come me". La Romagna è quel posto in cui, nonostante l'emergenza ancora in corso, ci sono già talmente tanti volontari che i coordinatori dei soccorsi sono costretti a dire "Per ora siamo pieni di aiuti, dirottateli altrove".

La Romagna è i volontari che spalano senza sosta acqua e fango cantando tutti in coro 'Romagna Mia', affaticati ma sempre col sorriso sulle labbra. La Romagna è quella terra magica in cui se la professoressa chiede via WhatsApp "Ragazzi, se lunedì si torna a scuola portate le pale", gli alunni le rispondono con una loro foto di gruppo, sporchi fino alla testa e badili alla mano, dicendole "Prof, noi siamo già qui". La Romagna è evacuare sui pedalò e ringraziare i Vigili del fuoco donando loro spicchi di piadina farcita.

Perché in Romagna siamo così: a te è andata bene? Allora rimboccati le maniche e aiuta il tuo vicino. Perché la solidarietà dei romagnoli è più forte della piena di qualsiasi fiume.

"La Romagna è spezzata", ha scritto qualcuno. Macchè. Al limite un po' piegata, quello si. Ma credetemi, si rialzerà. Con parecchi graffi e cicatrici, certo, ma alla fine sarà più forte di prima. Romagna Mia, non mollare. Tin bòta.

I volontari al lavoro cantano 'Romagna Mia'

Si parla di

Romagna Mia, non mollare

Today è in caricamento