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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Stefano Pagliarini

Responsabile redazione

Non possiamo più fidarci della politica, lo insegna il governo

La storia di Antonio è emblematica: una scelta politica lo ha costretto ad affrontare problemi finanziari che di certo si sarebbe evitato. Problemi che gli sono piovuti addosso quando il governo di Giorgia Meloni ha annunciato lo stop al superbonus 110% e al meccanismo della cessione del credito. Legittimo ma incoerente da parte di chi, poco prima, aveva prorogato al 28 febbraio gli aiuti agli italiani alle prese con le ristrutturazioni in casa. 

Antonio si è fidato della politica. Lui, 40 anni di Roma, ha pensato che un governo non potesse essere talmente schizofrenico da prendere una legge fatta in precedenza (governo Conte II), decidere di mantenerla, rilanciarla per altri due mesi e poi ritirarla dieci giorni prima della scadenza. Antonio era tranquillo e ha fatto una scelta di vita: ristrutturare casa. Aveva investito dei soldi ma, da quando il governo ha bloccato tutto, lui rischia di perdere la metà del suo investimento. No, non ha sbagliato Antonio. Lui si è informato, ha seguito la legge, ha fatto quello che poteva sulla base delle indicazioni di chi ci governa. Antonio ha preso coscienza di quello che ancora oggi troppi si rifiutano di ammettere: ci piaccia o no la politica ci riguarda, entra nelle nostre case e modifica il nostro modo di vivere la vita. Se la politica è schizofrenica non è colpa nostra.

Soprattutto se la politica è schizofrenica, non solo non è più credibile ma, tradendo le aspettative degli elettori o dei cittadini in generale, legittima l'antipolitica, concimando il terreno dell'astensionismo. Antonio si è sentito tradito. Forse la prossima volta deciderà di punire questo governo votando un altro partito (ammesso che Antonio abbia votato a destra). Peggio ancora, potrebbe scegliere di non andare più a votare perché "tanto non serve a niente". 

Crisi dopo lo stop al superbonus: "Mi fidavo del governo, ora rischio di perdere i soldi"

Ci auguriamo che il nostro lettore risolva i suoi problemi. Intanto lo ringraziamo per averci svelato la sua esperienza, ricordandoci come tutti siamo immersi nella politica. Forse questa storia ci mette in guardia. Forse è arrivato il momento di tornare a partecipare alla vita pubblica del Paese perché, rinunciando a pesare, facciamo torto solo a noi. 

Forse è il momento di tornare quanto meno a gettare uno sguardo alla politica con almeno la metà dell'impegno che mettiamo nello scannarci sugli affari di Fedez e Chiara Ferragni. Anche perché i Ferragnez non spostano un'unghia nella nostra esistenza. Giorgetti con tre parole rischia di bruciare l'investimento di Antonio e chissà quanti altri. È la politica. È la vita e finché esistiamo non potremo fare finta di non vederla.

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