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Venerdì, 29 Marzo 2024

Vi prego mettiamo in pausa Travaglio

"Leggete il libro di Travaglio!". Così, sabato, un contestatore dall'abito casual-chic si è rivolto alla manifestazione degli ucraini in piazza del Duomo, a Milano, tentando d'interromperla. E farebbe già ridere così: un uomo italiano, ben vestito, suggerisce (urlando) a quaranta ucraini, tra cui giovani profughe e persone che hanno i parenti al fronte, nonché uno il cui fratello in guerra ci è morto, di leggere il libro di un giornalista italiano per sapere che cosa succede nel loro Paese.

Cosa dice Travaglio

Ma com'è questo libro di Travaglio? Vediamo un esempio. Poco dopo l'inizio della guerra d'invasione, venne avviato un tavolo tra Russia e Ucraina in Turchia. Quel tavolo durò poco. Ecco come ne parla Travaglio: "Trattative erano in corso a marzo: poi L'Ucraina ha lasciato il tavolo. Ci sono stati negoziati mediati dalla Turchia. Gli ucraini hanno detto che si facevano progressi. I russi hanno detto che si facevano progressi. Poi Kiev ha detto: 'Non negoziamo più'. Non sappiamo esattamente perché, ma abbiamo motivo di credere che gli Usa li abbiano dissuasi".

Perché Travaglio scrive che "non sappiamo esattamente perché" il tavolo s'interruppe? Lo sappiamo molto bene, invece, e il direttore di un giornale avrebbe ogni strumento per recuperare i fatti, se davvero se ne fosse dimenticato. Non è che, invece, intende portare il lettore al sospetto che c'entrassero gli Usa?

I negoziati 

I negoziati s'interruppero per due ragioni di fondo: l'atteggiamento della Russia in guerra e per le richieste della Russia. Da una parte la Russia pretendeva, come pretende ancora, di annettere territori, dichiarare la neutralità dell'Ucraina sulla Costituzione di un Paese diverso e smilitarizzare l'Ucraina. Dall'altra parte, tra marzo e aprile succedeva per esempio questo: veniva alla luce il massacro durante il mese d'occupazione a Bucha, Irpin e nelle altre città e villaggi de-occupati a nord di Kyiv. Imperversava la distruzione quasi totale di Mariupol. Le città ucraine venivano bombardate in continuazione. La Russia prendeva il controllo della centrale nucleare vicino a Zaporizhzhia con gravissimi rischi per la sicurezza di tutto il continente. E via guerreggiando.

Furono questi due aspetti (le richieste assurde dell'invasore e il suo comportamento in guerra, da genocidio) a far capire all'Ucraina che il tavolo di negoziato sarebbe stato inutile. Oltre a ciò, un dettaglio poco noto: i delegati russi ai colloqui, secondo quanto venne poi riferito, sembravano completamente 'ingessati'. Non potevano prendere decisioni senza consultarsi al telefono per ogni minimo passo in avanti. In pratica, di risultati, a quel tavolo, non se ne vedevano. In compenso la guerra d'invasione proseguiva come se niente fosse. La Resistenza, eroica, continuava, e nessun ucraino avrebbe desiderato fare concessioni a questo tipo di aggressore. Occorreva, semplicemente, proseguire a difendersi, con l'obiettivo di respingere l'invasione, ricacciando indietro l'ultimo soldato russo presente in Ucraina.

Opinioni che si reggono sul nulla

Altro che "non sappiamo perché" s'interruppero i negoziati. Ecco, il libro di Travaglio è così. Lui si vanta spesso di non aver mai "scritto una riga a favore di Putin", ma non è necessario elogiarlo in modo esplicito per agire di fatto in suo favore. Consapevolmente o no. Agli occhi degli ucraini, il criminale di guerra al potere a Mosca non merita concessioni. Qualunque cedimento sarebbe mortificante per il popolo aggredito e pericoloso per la sicurezza dell'Europa. Qualunque negoziato deve fondarsi sulla giustizia. E qualunque opinione deve reggersi sui fatti reali.

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