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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dagli Stati Uniti all’Italia, per studiare la SM: storia della prof. Matilde Inglese

Grazie al 5x1000 si possono finanziare progetti di ricerca di eccellenza per una cura risolutiva in tutto il mondo e anche in Italia

Per studiare, conoscere e capire meglio la sclerosi multipla, la ricerca è una risorsa fondamentale, tramite la quale è possibile ottenere maggiori informazioni riguardo a questa patologia, con il fine di elaborare terapie sempre più efficaci.
Chi, però, si dedica alla ricerca scientifica sono le persone: numerosi professionisti, scienziati e professori di sesso ed età differenti, lavorano in team, mettendo a disposizione le proprie capacità per raggiungere lo scopo comune perseguito: sviluppare una cura per la sclerosi multipla.
Una degli oltre 500 ricercatori che FISM ha sostenuto, dal 1987 a oggi, è la professoressa Matilde Inglese, 52 anni, specializzata in neurologia.

Da Genova a New York e ritorno

La prof. Matilde Inglese, che oggi fa parte del comitato scientifico di FISM, ha una storia particolare: dopo aver studiato medicina e neurologia a Genova, ha chiesto una borsa di studio a FISM per andare a New York; qui, ha appreso le migliori tecniche di neuroimaging, presso una delle migliori strutture di ricerca in neuroimmagini al mondo.
La permanenza a New York doveva limitarsi a due anni; in realtà, Matilde vi è rimasta, a lavorare nella ricerca clinica, per ben 18 anni.
È sempre grazie a FISM, però, che ad inizio 2019 è rientrata a Genova.
Per nostra fortuna, si può parlare non di un “cervello in fuga”, ma, finalmente, di un’eccellente professionista  che è andata a migliorarsi negli USA e poi è tornata in Italia.

Afferma Matilde:
«Le persone con SM, anche qui, devono avere le stesse opportunità di diagnosi accurata, di monitoraggio accurato degli effetti del trattamento che hanno le persone che vanno farsi a curare a New York».

Matilde, infatti, si è sentita toccata nel profondo da questa malattia, immedesimandosi in coloro che ne vengono colpiti: infatti, la sclerosi multipla riguarda, specialmente, i giovani e le donne.
La ricercatrice ha visto donne della sua età private di una serena quotidianità, a causa di una patologia degenerativa e invalidante, per cui la scienza non ha ancora risposte definitive. Pertanto, ha deciso di impegnarsi nello studio della sclerosi multipla, proprio per offrire il proprio apporto alla ricerca.

In particolare, la Professoressa si è occupata della parte relativa alle neuroimmagini, concentrandosi sulla ricerca di nuove misure di risonanza magnetica per monitorare il danno cerebrale e spinale nelle persone con forma progressiva della sclerosi multipla (la forma più grave).
Nella forma a ricadute e remissioni, infatti, sono stati sviluppati oltre 17 farmaci, anche grazie alla possibilità di valutare l’efficacia di nuovi trattamenti osservando, con la risonanza magnetica, il numero di lesioni nuove che si formano durante il trattamento in studio. Se un farmaco le riduce, significa che funziona.
Al contrario, nella forma progressiva non si sviluppano frequentemente nuove lesioni; per questo motivo, sino ad oggi non sono state individuate misure di efficacia precise.

Matilde sottolinea:
«In collaborazione con il Centro SM diretto dal professor Lublin negli Stati Uniti, abbiamo dimostrato che nuovi ‘outcome’ di risonanza magnetica [...] potranno essere utili in futuro per valutare l’efficacia di trattamenti sperimentali nella popolazione con SM progressiva».

Risonanza Magnetica: una risorsa nello studio della sclerosi multipla

AISM, insieme alla sua Fondazione, finanzia e supporta anche tecnologie all’avanguardia, fondamentali per effettuare una ricerca di eccellenza; questo, sempre nell’ottica di poter offrire più risposte, e speranza, alle persone con sclerosi multipla.
Ecco perché ha donato il macchinario di risonanza magnetica a 3 Tesla, unico al momento in Italia, al Centro di ricerca in risonanza magnetica, coordinato da Matilde, in collaborazione con l’Università di Genova, l’Ospedale San Martino di Genova e i ricercatori di FISM.

Matilde ha accettato di imbarcarsi in questa impresa.
«Sono tornata in Italia grazie a FISM per affrontare questa nuova sfida: costruire un gruppo di ricerca di eccellenza attorno a questo macchinario innovativo per motivare, attivare, stimolare giovani neurologi, fisici, ingegneri ad appassionarsi a questo tipo di ricerca e a farla crescere. Lavoriamo con la risonanza magnetica per rendere sempre più efficace la diagnosi [...] e aprire la strada a nuove terapie».

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Grazie a questo genere di macchinari, infatti, è possibile monitorare le terapie sperimentali in maniera puntuale, valutandone rapidamente l’efficacia e, di conseguenza, la messa a disposizione delle persone con sclerosi multipla.

Importanza della ricerca: il Bando FISM

Data l’importanza che riveste la ricerca, ogni anno AISM, attraverso la sua Fondazione, indice un Bando per mettere a disposizione dei ricercatori (come Matilde Inglese) dei fondi, al fine di finanziare i più importanti studi sulla sclerosi multipla.
I progetti sottoposti al Bando sono molto variegati: possono, infatti, riguardare progetti pilota, progetti più complessi, progetti regolari, fino ad arrivare ai progetti speciali, che richiedono un alto livello di multidisciplinarietà.
Inoltre, il Bando si occupa anche di finanziare la carriera dei ricercatori particolarmente dotati, attraverso borse di studio dedicate.
Ovviamente, la redistribuzione dei fondi sui diversi progetti presentati, deve passare attraverso una rigorosa valutazione scientifica.

Purtroppo, però, a fronte di molte proposte innovative e meritevoli, ne viene sovvenzionata solo una piccola parte, compatibilmente con la disponibilità dei fondi stessi.
Eppure, è proprio attraverso la ricerca che si possono fare dei passi avanti nella cura della sclerosi multipla.

Matilde stessa ne evidenzia l’importanza.
«Non potrei immaginare una vita senza ricerca. AISM con sua Fondazione - come insegna la mia storia - è impegnata non solo a finanziare le attività di ricerca, ma anche a renderla possibile, promuoverla, indirizzarla, anche attraverso i suoi ricercatori [...] per avere accesso alle eccellenze internazionali [...] La ricerca di eccellenza in cui FISM crede è quella che trasforma i progetti in salute, in vita nuova».

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Conoscere e capire la sclerosi multipla

La sclerosi multipla è una patologia cronica, imprevedibile, di cui è necessario approfondire la conoscenza, per trovare terapie sempre più efficaci.
È caratterizzata da un comportamento anomalo del sistema immunitario, che aggredisce il sistema nervoso centrale.
In Italia, si contano più di 130 mila persone con sclerosi multipla, principalmente di età compresa tra i 20 e i 40 anni; l’incidenza, per quanto riguarda le donne, è in rapporto di 3 a 1 rispetto agli uomini.

Si tratta, quindi, di una patologia che, nel fiore degli anni, spezza i sogni e le speranze delle persone.
È drammatico constatare che, dopo gli incidenti stradali, è la principale causa di disabilità nei giovani.
Data la fascia di età colpita, la sclerosi multipla causa, inoltre, un rilevante costo sociale: questa patologia genera, infatti, una spesa annua di 6 miliardi di euro.

È, dunque, importante agire insieme, uniti, per arrivare a trovare una cura.

Spesso, però, la sclerosi multipla è nota solo a chi ne viene colpito e ai relativi familiari.
Proprio per consentire a tutti di comprendere meglio questa patologia, è stata istituita la Settimana Nazionale della SM.
Questo appuntamento, volto ad informare e sensibilizzare in merito alla sclerosi multipla, è promosso da AISM sotto l'Alto Patronato della Repubblica Italiana.
Dall'1 al 6 giugno, quindi, si susseguiranno una numerosa serie di eventi online, il cui hashtag è #MSConnections. 

Uno strumento speciale: il 5x1000

Ognuno può decidere di contribuire alla ricerca riguardo la sclerosi multipla, destinando il proprio 5x1000 a FISM, la Fondazione di AISM.
Grazie a questa scelta, infatti, è possibile finanziare sempre più progetti e non lasciare intentata nessuna strada che avvicini la ricerca scientifica alla cura per la sclerosi multipla.

Ecco le parole di Matilde:
«Destinando il nostro cinque per mille alla ricerca scientifica sostenuta da FISM, ci uniamo alle persone che, insieme ai ricercatori che lavorano in Italia e nel mondo, e a tutti i membri del movimento della SM, contribuiscono a costruire una storia e una libertà nuova».

Devolvere il 5x1000 non costa nulla al contribuente: si tratta, infatti, di una quota di imposte cui lo Stato rinuncia per destinarla a organizzazioni non profit.
Per destinare il 5x1000 a FISM, basta indicare il codice fiscale FISM 95051730109 sulla dichiarazione dei redditi nel riquadro “Finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’università”.

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