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Martedì, 16 Aprile 2024
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4.Manager a Connext, sfida per pmi è innovation manager


Milano, 7 feb. (Labitalia) - Accelera il processo di rinnovamento delle aziende italiane, costrette a competere con mercati sempre più globalizzati, e cresce la necessità di agganciare nuove opportunità di crescita. Devono pertanto essere individuati le misure e gli strumenti messi a disposizione delle imprese per lo sviluppo delle competenze manageriali. È quanto dimostrano i dati presentati oggi al seminario organizzato dall’Associazione 4.Manager dal titolo 'Le misure e gli strumenti per lo sviluppo delle competenze manageriali', nell’ambito di Connext, l’evento di partenariato industriale promosso da Confindustria al Mi.Co (Milano Congressi). L’Osservatorio di 4.Manager ha elaborato i dati 2018 del Mise relativi al voucher per il Temporary export manager (Tem): una misura che ha consentito, per un importo di 35 milioni di euro, di assegnare 1.968 voucher alle imprese che si sono avvalse di manager esperti dei mercati esteri.


"Secondo quando abbiamo osservato da questa esperienza recente - dichiara il presidente di 4.Manager e Federmanager, Stefano Cuzzilla - le imprese che hanno fruito del voucher per incrementare le competenze manageriali dedicate all’internazionalizzazione sono diventate più competitive sui mercati esteri". Il 40% delle aziende che si sono avvalse di questa misura, infatti, ha aumentato il presidio sui mercati esteri e il 38% ha visto crescere il fatturato estero. Inoltre, un terzo delle aziende che hanno usufruito di questo strumento sono orientate a trasformare il rapporto con il manager da temporaneo a strutturale.


"Questo andamento positivo - spiega Cuzzilla - ci ha spinto ad avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni per adottare una misura simile per la più complessa delle sfide che abbiamo davanti: l’innovazione. Per questo, come sistema produttivo, abbiamo lavorato per far inserire nella legge di Bilancio 2019 una specifica norma per incentivare le imprese a dotarsi di 'innovation manager', vale a dire professionisti specializzati a gestire la trasformazione imposte dalle nuove tecnologie".


Il voucher per l’Innovation manager, la nuova misura inserita in manovra che consente alle imprese di ricorrere a manager formati per gestire l’innovazione, è stato al centro dell’incontro organizzato da 4.Manager oggi a Connext. Il valore del finanziamento stanziato è di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni considerati (2019-2020-2021), ed è erogabile secondo un contributo differenziato in ragione della dimensione d’impresa: massimo 40.000 euro per le piccole imprese, 25.000 euro per quelle di medie dimensioni e 80.000 per le reti di impresa. "È fondamentale - chiarisce Cuzzilla - che le imprese ora si aprano a queste figure professionali necessarie alla loro crescita e che la nuova misura del governo diventi nel tempo strutturale".


Nell’ambito del seminario sono stati inoltre presentati i bandi del Cluster Excellence Programme, pubblicati dalla Commissione europea per supportare la competitività delle imprese e in particolare delle Pmi. Gli obiettivi della Commissione sono il raggiungimento di un management di alto livello, la creazione di partnership tra organizzazioni, cluster e network di imprese dei Paesi membri, gli scambi e i partenariati a vantaggio delle Pmi. Per agganciare le opportunità europee, 4.Manager ha avviato un progetto di collaborazione con la delegazione di Confindustria presso l’Unione europea per inserire esperti in grado di seguire le attività relative ai bandi e ai programmi di finanziamenti dell’Ue.


Al seminario di 4.Manager sono intervenuti oltre a Cuzzilla: Aurélie Lechien, Policy Officer Dg Grow Eu Commission - Advanced Technologies, Clusters and Social Economy; Stefano Fricano, dg per la politica industriale, la competitività e le pmi del Mise; Francesco Alfonsi, dirigente Ufficio servizi alle imprese dell’Ice-Agenzia, che gestirà il piano 'Made in Italy' per favorire la governance delle imprese che vogliono dirigersi verso l’estero; Alessandro Mattinzoli, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia, che ha promosso i bandi su ricerca e innovazione; il dg di Federmanager, Mario Cardoni; il dg di 4.Manager, Fulvio D’Alvia.


All’evento, 4.Manager ha presentato i dati del proprio Osservatorio sul mercato del lavoro e competenze manageriali da cui emerge quanto managerializzazione e competenze siano cruciali per il futuro delle impese italiane di tutte le dimensioni. La sfida più importante riguarda le pmi. Secondo le elaborazioni dell'Osservatorio di 4.Manager sui dati dell'Università Bocconi (2016), solo il 30% delle aziende sopravvive al proprio fondatore e solo il 13% arriva alla terza generazione. La percentuale si impenna significativamente se la governance (ad esempio figure manageriali) non è solo nelle mani della proprietà familiare, ma è condivisa con altri soggetti. "Abbiamo un potenziale enorme nel nostro sistema industriale - dice Cuzzilla - che può crescere e cavalcare la Quarta rivoluzione industriale solo con un sistema manageriale adeguato. Connext rappresenta un’occasione unica, in cui vengono messe in campo energie imprenditoriali e manageriali fondamentali per la crescita economica e l’innovazione del Paese".


"Connext è un’ottima iniziativa - continua Cuzzilla - per realizzare lo scambio e il networking tra imprenditori e manager. I nostri dati ci dicono che l’innovazione del modello di business è ormai considerata una leva fondamentale dal 67% dei nostri manager e imprenditori. Il 44% ritiene che bisogna investire sulle soft skills manageriali. Noi vogliamo favorire i percorsi di innovazione proprio attraverso l’incontro delle esperienze di successo".


Secondo l’elaborazione di Unioncamere sulla domanda di competenze nelle Pmi, il digitale contribuirà alla creazione di circa il 32% dei nuovi posti di lavoro fino al 2023. Le aziende sono chiamate a investire sempre più sulle competenze, sull’innovazione dei modelli di business, sul lavoro in reti e nelle filiere d’imprese. Indicazioni che trovano conferma nei dati dell’Osservatorio 4.Manager che dimostrano chiaramente che i benefici per le aziende che innovano sono: maggiore competitività, miglioramento della reputazione aziendale, produttività e aumento dei profitti.


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