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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lavoro

Birra: Beer&Food Talks, con servizi innovativi settore ha contenuto perdite in pandemia

Il dibattito sulla piattaforma di The Digital Event for Eating Out di Italian Exhibition Group


Roma, 13 apr. (Labitalia) - Un popolo di santi, poeti e beer lovers. La passione degli italiani per la birra non si placa neanche di fronte alla crisi pandemica, nonostante sia forte la contrazione dei consumi dettata dalle chiusure dei locali. Se ne è discusso oggi pomeriggio sulla piattaforma di The Digital Event for Eating Out di Italian Exhibition Group, all’incontro 'Beer&Food Talks - Nuove esperienze di consumo per il rilancio della birra', organizzato dalla rivista Food Service e moderato dalla responsabile editoriale Monica Nastrucci, che ha coinvolto alcuni responsabili del mondo produttivo, della distribuzione e degli esercizi commerciali. La contrazione dei consumi è stata avvertita forte nell’universo out of home, specie dopo un trend che aveva visto il mercato raggiungere livelli massimi nel 2019, anche in riferimento alle esportazioni delle etichette nostrane.


I servizi attivati dal settore hanno, tuttavia, permesso di contenere le perdite, grazie a un’intraprendenza che contraddistingue gli attori di filiera nel mettere a punto idee, strategie e progetti con dinamismo e spirito d’innovazione, anche in relazione alle nuove modalità di servizio. Gli interventi hanno illustrato nuove frontiere per gli operatori e nuovi driver da considerare per soddisfare le esigenze emergenti del consumatore. A partire dal tema sicurezza, con la case history illustrata da Pietro Nicastro, amministratore delegato di Lowen-Com, e dalle soluzioni adottate dal Gruppo in tema di distanziamento e sanificazione, per un’azienda che sfrutta il vantaggio competitivo derivante dalla scelta strategica di collocare i punti vendita in luoghi ampi e forniti di dehor.


Sicurezza che fa rima con digitalizzazione, foriera di opportunità straordinarie anche per l’efficienza produttiva del settore all’interno del punto vendita. Alfredo Colangelo, direttore commerciale di Birra del Borgo, ha focalizzato l’attenzione sulla ricerca di esperienza del consumatore. Grazie a soluzioni innovative dell’azienda come il crawler, la lattina a riempimento isobarico, o al cook-kit, il cliente può trasportare l’esperienza del gusto del locale direttamente a casa. Una nuova frontiera per il rilancio dei consumi della birra può arrivare anche dal mondo della mixology e nell’introduzione di un paradigma che vuole identificare la bevanda alcolica come ingrediente per la realizzazione di cocktail, oltre che per i piatti che escono dalle cucine dei grandi chef. Secondo il bar manager Lucio Serafino, il trend è in continua crescita, nonostante una filosofia che radica ancora il cliente su soluzioni standard di consumo.


Durante The Digital Event for Eating Out, si è parlato anche di birra e distillazione artigianale. Birra e whisky, in particolare, hanno molto in comune già dalla loro origine, fin dalla materia prima: il malto. E per creare un whisky bisogna partire da una birra non luppolata. Da qualche anno, soprattutto negli Usa, ma ora anche in Europa, si sta imponendo all’attenzione del consumatore un fenomeno che ha certamente aspetti che lo accomunano al mondo della craft beer, ovvero quello dei distillati artigianali. Simone Monetti di Unionbirrai ne ha parlato con due pionieri: Davide Terziotti, co-fondatore Craft Distilling e di Whisky Club Italia, e Benedetto Cannatelli, titolare e cofondatore del Birrificio Railroad Brewing Company e della microdistilleria Strada Ferrata.


“Negli Usa, negli ultimi 15 anni, abbiamo visto l’apertura di circa 3mila distillerie - ha raccontato Terziotti - e anche in Europa il fenomeno sta iniziando a prendere piede. In Italia ci aspettiamo per il 2021 circa 20 nuove aperture”. Per Benedetto Cannatelli, questo processo è una possibilità per distinguersi sul mercato: “Noi cerchiamo di far sposare la necessità di efficienza della produzione con la conoscenza dei malti e dei lieviti tipica del mondo della birra”.


Con uno dei più grandi esperti di birre in Italia, Lorenzo Dabove detto Kuaska, infine, a The Digital Event For Eating Out By Beer&Food Attraction, Giuseppe Adelardi, Ceo & Business Developer in Idea Food & Beverage, e Giovanni Mondini, Trade Marketing Manager di Warsteiner Italia, hanno illustrato alcuni stili di birre belga presentando le 3 birre Pater Linus del gruppo Warsteiner: una blanche, una blonde e una triple. Infine, hanno svelato la nuova Warsteiner Brewers Gold, specialità lager non filtrata, leggermente ambrata, brassata con il preziosissimo luppolo Brewers Gold. “Warsteiner Brewers Gold - ha detto Dabove - è una birra molto innovativa, pur rimanendo aderente alla tradizione tedesca nello stile. Il luppolo Brewers Gold è di tradizione inglese, lanciato da più di un secolo, ha fatto la fortuna anche di molti birrifici del Belgio, ma è quasi sempre utilizzato in dry hopping con malti chiari. Mi ha stupito l’idea di Warsteiner di utilizzare questo luppolo in bollitura in una birra ambrata, per le mie conoscenze si tratta di un utilizzo inedito soprattutto per la scena birraria tedesca. Consiglio Warsteiner Brewers Gold a chi vuole scoprire, grazie a questo luppolo speciale, un gusto nuovo, in una birra equilibrata, di facile bevibilità e anche innovativa”.


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