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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Consumi: Retex, tecnologia, business model e sostenibilità per food delivery post-Covid


Roma, 21 ott. (Labitalia) - Il delivery è stato uno dei principali alleati per la sopravvivenza della ristorazione in tempi di pandemia, ma anche oggi che si è tornati al servizio al tavolo i consumatori non sono capaci di rinunciare alla comodità della consegna a domicilio. In Italia, le stime dicono che nel 2021 il Food Delivery continuerà a crescere a ritmo sostenuto (+56%) e supererà quota 1,4 miliardi grazie all’ampliamento dell’offerta, sia in termini di nuovi ristoranti che di copertura territoriale. Ma quale futuro c’è per questo canale in uno scenario dove le abitudini dei consumatori sono radicalmente mutate, rispetto al pre-pandemia? Quali sono gli elementi che la ristorazione deve tenere in considerazione per continuare a utilizzare con efficacia la distribuzione a domicilio? Secondo Retex, società specializzata nell’innovazione per il retail, ci sono tre campi specifici su cui si giocano le prossime sfide dell’industry.


“Per i player della ristorazione - afferma Luca Venturoli, Managing Partner Food & Beverage di Retex - è fondamentale, in questo momento, evolversi in una direzione che offra le migliori tecnologie presenti sul mercato, per assecondare le esigenze di una clientela digitale, e al tempo stesso rispecchi i valori dei consumatori, oggi sempre più consapevoli nei loro acquisti, anche quando si parla di food delivery. Noi di Retex ci impegniamo per offrire infrastrutture e tool tecnologici di ultima generazione, che siano il più possibile coerenti con i valori della sostenibilità, ma il primo importante passo lo devono compiere gli attori della ristorazione, ora che il mondo, all'indomani di questa pandemia, ha messo ampiamente in mostra nuove abitudini, nuovi gusti e nuovi ritmi”.


Il principale punto di attenzione a cui guardare è l’aggiornamento di processi e tecnologia perché questi siano sempre responsive in relazione al numero di ordini e ai carichi della cucina. Infatti, se guardiamo all’aspetto 'sistemistico', ovvero l’integrazione dei cicli di lavoro con la gestione degli ordini provenienti dai terminali, una delle maggiori criticità per i ristoratori è tenere d’occhio le comande in entrata dai diversi terminal, continuando a coordinare i tempi della cucina e delle consegne. Nonostante gli sforzi spesso, infatti, si crea uno squilibrio tra il comportamento sempre più digital dei clienti e l’arretratezza tecnologica di alcune strutture della ristorazione. Per questo è fondamentale un costante monitoraggio delle soluzioni tecnologiche più aggiornate per integrare le migliori infrastrutture digitali e offrire un servizio all’altezza di una clientela oramai tecnologicamente molto esigente.


Per i ristoranti sarà sempre più decisivo scegliere che tipo di business model vogliono adottare, ora che il delivery non è più un’opzione: dovranno scegliere se puntare sull’online, affidandosi a piattaforme esterne, o puntare sulla consegna in autonomia con fattorini propri. Le marginalità sono un aspetto centrale, considerando i costi legati al trasporto, come il controllo senza intermediari della 'customer journey' del cliente. Per molti ristoranti, commissioni che possono variare dal 20% al 30% applicate dai delivery providers non sono più sostenibili. Le piattaforme di food delivery sono state una necessità durante la pandemia - una vera e propria forma di sopravvivenza - ma con il ritorno alla normalità l’uso di queste dovrà essere completamente ripensato, e non solo per gli aspetti economici appena citati, ma anche per gli aspetti relativi alla visibilità - preclusa nel caso di utilizzo di marketplace di delivery providers - della propria piattaforma clienti e delle relative abitudini di consumo.


Secondo il recente Osservatorio Sostenibilità di Nomisma, l’88% degli italiani fa scelte etiche e più consapevoli quando acquista prodotti alimentari e bevande. Per questo motivo, i player della ristorazione non possono ignorare nella loro strategia di business la sostenibilità. Quando si parla di delivery e sostenibilità, occorre ripensare tutto il modello in un’ottica nuova che prenda le mosse dalla più scrupolosa promozione dei valori di inclusività, rispetto dei diritti e responsabilità sociale.


Questo aspetto si intreccia con le innovazioni tecnologiche da adottare, che devono rispecchiare questi valori, dal disegno della customer experience all’introduzione di nuove modalità organizzative, dalla scelta dei prodotti hardware e software più efficienti allo sviluppo di applicazioni che ottimizzino e rendano sostenibile il servizio di consegna. La tecnologia in questo contesto, infatti, diventa veramente un abilitatore di strategie di sostenibilità, economica, sociale e ambientale.


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